Relazione
Con una invocazione allo Spirito è
iniziato il 31 ottobre u.s. pomeriggio il Consiglio Nazionale USMI. Erano
presenti il Consiglio di Presidenza quasi al completo, le presidenti e/o
le segretarie regionali e buona parte delle responsabili degli Uffici
Nazionali. M. Teresa Simionato ha introdotto i lavori con un saluto e con
l’indicazione del programma che aveva come obiettivo chiarire e
identificare ulteriormente il ruolo dell’USMI secondo il nuovo statuto,
approfondire la tematica dell’Assemblea 2003 –
Quale vita religiosa per la “nuova” Europa – e prendere visione,
oltre che delle programmazioni del Consiglio di Presidenza e degli Uffici
nazionali, anche di quelle delle varie Presidenze regionali.
Un momento di condivisione, di
dialogo, favorito e arricchito dai lavori di gruppo.
Dall’insieme delle informazioni si è
percepito che, nonostante le fatiche, le problematiche, e i dubbi sempre
emergenti, l’USMI è viva, e ha coscienza di essere un luogo teologico di
rappresentatività e di significanza. Non si è lì semplicemente per
“rappresentare le religiose” in forma anonima o per scelta personale. L’USMI
è un organismo voluto dalla Chiesa, è presente nelle regioni e nelle
diocesi per essere espressione e testimonianza di comunione, a servizio
della animazione e della formazione delle religiose stesse, della loro
‘crescita’ personale e comunitaria, giacché ogni uomo e ogni donna è
sempre un essere in divenire. Pertanto le programmazioni sono - e devono
essere sempre - in “prospettiva di futuro”.

Le Presidenti o segretarie regionale
si sono susseguite nella relazione in ordine alfabetico
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In Abruzzo e Molise, in
sintonia l'USMI nazionale, si sono proposte di "continuare il cammino del
discepolato e consolidare i fondamenti pasquali della spiritualità della
vita religiosa". Concretamente intendono porsi - come comunità profetiche
- a servizio del vangelo della
speranza, nella loro vita concreta, che ritrae forza e slancio da
incontri, assemblee regionali e collaborazione con gli altri enti
religiosi e non. Si tengono presenti le problematiche degli immigrati e
dei terremotati. E' buona la comunicazione e comunione con la CEAM (Conf.
Episc. Abruzzo-Molise).

M. Giuseppina Alberghina, vicepresidente USMI con M. Beniamina Mighetti
e Sr M. Luisa Cimmino, rispettivamente presidente e segretaria
(Abruzzo-Molise).
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In Basilicata, pur nelle
difficoltà causate dalle distanze, dalla scarsità di personale e quindi
dalla non completa presenza delle rappresentanti degli uffici, si offrono
momenti formativi e di fraternità. Il loro Convegno formativo ha avuto
come tema: In ascolto della Sapienza
sulle nostre strade oggi. Per questo, tra le altre iniziative, con
l'aiuto del Vescovo, vogliono mettere in funzione un centro di ascolto per
ragazze straniere.

Sr. Licia Marra, presidente e Sr. Grazia Santoro, segretaria (Basilicata).
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In Calabria, la
programmazione ha come tema: insieme
per essere chiesa. Si vuole "consolidare la spiritualità di donne
consacrate, capaci di leggere in chiave sapienziale la realtà della
Calabria nell'attuale contesto di apertura e "continuare il cammino di
comunione e collaborazione tra l'USMI, gli istituti femminili e la CISM.
Si terranno esercizi spirituali, un convegno regionale, un incontro per le
segretarie diocesane e uno per la presentazione del documento Ecclesia
in Europa.

A sinistra Sr. M. Teresa De Gennaro, segretaria (Calabria).
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In Campania intendono
"continuare il cammino Abitate dalla
Parola e nutrite dall'Eucarestia, per "consolidare la spiritualità
di comunione e leggere in chiave sapienziale la realtà attuale". Per
questo hanno in programma incontri, ritiri, convegni, corsi a tutti i
livelli per offrire a tutte la possibilità di "una formazione globale,
radicata sui valori evangelici onde sviluppare una fedeltà dinamica a Dio
e alla storia". Per questo approfondiranno il tema Ecclesia de
Eucharistia e quelli di forte attualità: Donne, immigrazione,
tratta: problematica e possibili prospettive e Attenzione nella
carità e promozione umana e cristiana a donne immigrate in difficoltà in
riferimento anche alla attuale normativa legislativa. Operano in
collaborazione con la CISM.

A sinistra M. Carmelina Sauchelli, consigliera e segretaria (Campania).
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In Emilia Romagna la
programmazione ha come motto:
Ripartiamo… nella speranza. L'USMI intende offrire piste per "la
formazione iniziale e permanente come scuola di santità" e approfondire il
discorso della "testimonianza di comunione all'interno della comunità, tra
i vari istituti e con gli organismi CISM e GIS" e questo con "il coraggio
di una sequela generosa e gioiosa". Particolare attenzione - con un
programma ben dettagliato - è posta per il "corso intercongregazionale di
formazione per le novizie".

A sinistra Sr. Enrica Martignon, segretaria Emilia Romagna.
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Nel Lazio la programmazione
è sulla stessa lunghezza d’onda di quella dell’USMI nazionale: “continuare
a qualificare il cammino di approfondimento del “discepolato”,
nell’attenzione alla storia e nella comprensione dell’attuale contesto
europeo, per comunicare il Vangelo della speranza”. Consolidare il cammino
di comunione e collaborazione tra USMI e CISM. Con questi obiettivi
faranno incontri formativi ai vari livelli: Consiglio regionale, Juniores,
Superiore di comunità, giornata delle Giubilari.

A sinistra M. Teresa Pastore, presidente (Lazio).
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In Liguria seguono gli
orientamenti dell'USMI nazionale. Si impegnano per la formazione a tutti i
livelli, con il coinvolgimento anche delle giovani; hanno una attenzione
particolare per le superiore locali. Sono attente all'immigrazione in
collaborazione con il Centro di Genova "Spezzare le catene". Anche nelle
diocesi le segretarie o delegate sono impegnate in incontri e ritiri.

A destra
M. Giuseppina Valmori, presidente (Liguria)
e a sinistra Sr. Giuseppa
Prestofilippo segretaria (Savona).
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In Lombardia, regione
complessa con la presenza di molte religiose, l'USMI si è progettata una
programmazione quinquennale e, all'interno di essa, quella annuale. Si
riscontra, nella regione e nelle diocesi, vivacità, partecipazione. Chi si
occupa delle nuove povertà, lo fa attraverso l'inserimento nelle Caritas.
Per quanto si riferisce al discorso sull'Europa si sono proposte di
lavorare perché la loro testimonianza e la loro parola, i loro gesti
servano come stimolo per fare il passaggio "dall'Europa economica
all'Europa dalle radici cristiane". E lo stanno facendo con molta
passione.

A sinistra la presidente della regione Lombardia sr. Celestina Barella,
a destra Sr. Giusy Sozza (Animazione Missionaria Usmi Nazionale).
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Nelle Marche tutte le diocesi
hanno la loro segretaria, che si impegna, con la stessa intensità della
presidenza regionale per la formazione delle religiose. Si sono proposte,
onde consolidare la dimensione sponsale della vita consacrata, di
approfondire il documento Ecclesia de Eucaristia. Ciò verrà fatto
soprattutto durante un convegno regionale che si terrà nel mese di marzo
del 2004 per tutte le consacrate presenti in regione. Con i sacerdoti e i
religiosi della regione è in programma un pellegrinaggio in Terra Santa
nei giorni 14-20 gennaio 2004 che avrà come tema:
L'annuncio del Regno - La comunità
degli apostoli .

A sinistra M. Floriana Civitarese, presidente (Marche).
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Nel Nordest (Triveneto) l'USMI
ha creato, da anni, un 'osservatorio'. Si riscontra, da un sondaggio, che
le suore sono quasi invisibili. Pertanto vedono la necessità-urgenza di
imporsi considerazioni forti: rivedere cosa significhi 'formazione'. E
imparare a 'formarsi' non solo nell'ascolto di belle parole, ma con la
propria stessa vita, per esempio anche riscoprendo le ricchezze e gli
intoppi della fraternità. Secondo queste sorelle, sarebbe necessario
vedere anche come i media parlano delle religiose. In sintesi, l'USMI
intende offrire una provocazione seria che stimoli davvero ad essere
testimonianza e annuncio.

A sinistra
Sr. Carla Giacometti, consigliera (Triveneto).
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In Piemonte-Val d'Aosta, Si
sono proposte di ridisegnare l'identità di ''donne'' e di ''consacrate"
per comunicare il vangelo in un mondo che cambia. Una forte attenzione è
posta per la comunione anche con la commissione mista vescovi-vita
consacrata. E' stato costituito un comitato di coordinamento. Ogni anno
stilano una programmazione per incontri e convegni a vari livelli,
convinte che la vita consacrata è espressione di varietà di carismi, ma si
tratta di riscoprire le comuni radici evangeliche. Stanno concretizzando
un censimento per poter agire con maggior forza e incidenza. Molte spinte
nascono dalla base e l'USMI regionale intende coglierle e valorizzarle.

A sinistra Sr. Paola Buccella, segretaria economa (Piemonte).
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In Puglia una certa
difficoltà per gli uffici dell'USMI regionale è costituita dal venir meno
di alcune presenze di case provinciali in regione. Il momento culminante
dell'attuazione usmica - in comunione, collaborazione e forte senso di
corresponsabilità con la CISM e il GIS - è stata data dalla preparazione e
dalla realizzazione del Meeting che ha avuto come spunto la nota pastorale
della Chiesa presente in Puglia:
Consacrati, profeti nelle chiese di Puglia. Il meeting è stato, e lo sarà ancora, come le due Assemblee di inizio e
fine anno, un ritrovarsi insieme per un tempo di riflessione, confronto e
festa. Nella programmazione si tengono presenti i vari settori e
attraverso le segreterie diocesane si rendono tutte le religiose
informate, coinvolte e partecipi. Il neo-bollettino trimestrale
convergere è un notiziario
nato come strumento che favorisce la conoscenza e lo scambio fra i vari
istituti di Vita consacrata.

M. Giuseppina Fragasso, presidente Puglia
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In Sardegna il Consiglio di
Presidenza viene convocato due volte l'anno, una per la programmazione e
l'altra per la verifica. Sono scoperti l'ufficio Sanità e l'animazione
missionaria. Le segreterie diocesane sono tutte molto attive. I vicari
episcopali sono presenti, stimano la vita consacrata e sono di aiuto per
le religiose. Le relazioni con la CISM sinora si sono limitate alla
comunicazione delle iniziative, ma si sono poste le premesse per una
maggior comunione e collaborazione. I temi degli incontri formativi per il
2003-2004 vertono sulla vita consacrata come vita che parte dalla
"Parola", che ripensa al Concilio come "percorso che porta al Vangelo" e
un corso di esercizi dal tema "Attorno all'Agnello c'è sempre la luce che
vince".

A sinistra Sr. M. Giuseppina Mascia, segretaria (Sardegna).
Assenti
giustificate Sicilia, Toscana, e Umbria.
La relazione magistrale è stata
tenuta da Mons. Aldo Giordano, segretario
del CCEE (Consiglio Conferenze Episcopali Europee), persona competente per
conoscenza ed esperienza. Gli era stata richiesta la presentazione del
Documento Ecclesia in Europa. Partendo dal fatto che ogni nuova
realtà non è mai a sé stante e non ha radici dal nulla, ha orientato la
riflessione sulla difficoltà della delimitazione delle radici storiche
dell’unità europea, e dell’impossibilità di prevedere quali saranno in
anni non molto lontani i veri confini geografici e politici dell’Europa,
tanto verso l’Est, come verso il Sud. Secondo Mons. Aldo "la sfida che la
Chiesa ha di fronte è quella di entrare sempre più profondamente nel
mistero che essa è: diventare sempre più una, santa, cattolica ed
apostolica… Essere più Chiesa". Ha affermato che è necessario avere
presenti le priorità: le radici cristiane dell'Europa, alcuni valori come
la dignità e i diritti umani e la bioetica, la famiglia e la gioventù,
l'ecumenismo, l'appoggio per l'incontro tra le culture e le religioni.

Mons. Aldo Giordano, segretario
del CCEE e M. Teresa Simionato Presidente USMI.
Si è soffermato sulle "grandi domande
dell'Europa" come "la convivenza tra i popoli, le culture, le etnie, le
religioni". La Chiesa in Europa è anche chiamata a dare una risposta alla
enorme domanda di senso che sboccia da ogni parte, quasi da ogni donna o
uomo che abita o abiterà il continente. La risposta è, in ultima analisi,
sempre la stessa: quella indicata da Giovanni Paolo II nei suoi oltre 1000
interventi sull'Europa: Cristo è la salvezza per tutti. E' a lui
che dobbiamo orientare anche la nuova futura Europa.
Dalla relazione e dalle presentazioni
precedenti, si è preso spunto per i lavori di gruppo. Le suggestioni sono
poi servite per alcune indicazioni concrete per il futuro della vita
usmica, al centro e in periferia.
In Italia sono presenti 627
Congregazioni; 530 superiore generali; 250 superiore provinciali; 10.000
ca. comunità con un totale di 90.000 circa religiose tra italiane ed
estere. A queste “sorelle” impegnate nei più vari campi, nei più diversi
‘ministeri’ o servizi, a tutti i livelli, l’USMI nazionale, le 16 USMI
regionali e le 211 USMI diocesane assicurano, in semplicità di cuore,
stima, fiducia, fraternità, amicizia. E, soprattutto, preghiera.
Biancarosa
Magliano
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