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CONSIGLIO NAZIONALE

Roma, 4-5 Dicembre 2004

 

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In questo Consiglio nazionale si è sentita l’assenza della Presidente, M. Teresa Simionato. Ad essa va ancora l’espressione della nostra partecipazione per il lutto che la colpita con la morte, quasi repentina, di una delle sue sorelle, missionaria laica.

I lavori hanno avuto la caratteristica della semplicità, della partecipazione. Il passare del tempo porta a compimento la fraternità. E, anche se più breve come tempo, si è svolto in vari momenti:

1° Momento:    Presentazione della “Costituzione Europea”

                        Mons. Aldo Giordano, segretario CEE  

Dopo aver tracciato una breve storia dell’unificazione europea dal 1951 quando i Paesi facenti parte erano 6 al 2004 che ne raccoglie 26, ha offerto alcune piste di lettura. L’inizio della UE, frutto di una tragedia, la seconda guerra mondiale, è ora una realtà con problematiche, ma dalle aperture vaste. Ciò che importa nella lettura della nuova Costituzione è dare l’esatto significato alle parole. Per esempio, cosa intendiamo per “valori”? E verso quale Europa andiamo? E’ pure necessario ammettere che abbiamo una Europa a due polmoni anche solo a livello di cristianesimo: la cattolicità e l’ortodossia. E poi l’islam. Dobbiamo essere preparati.              

 2° Momento:   Scambio sul cammino delle Regioni 

                        Condivisione sulla scelta prioritaria prevista dal programma regionale 2004/2005

Le presidenti e/o le segretarie regionali si sono succedute, anche stavolta, in ordine alfabetico.

Abruzzo e Molise: Il programma è in fase di progettazione. La scelta prioritaria vertirà sugli stimoli ricevuti durante l’incontro della Commissione mista della CEI, che aveva come tema-base “la donna consacrata: presenza, partecipazione e profezia nella Chiesa”. Ha colto uno dei messaggi lanciati in quella circostanza: le religiose si sono lasciate prendere troppo dalle “cose da fare”. Quindi la scelta prioritaria cadrà sul “come” investire in “formazione integrale e integrata” con attenzione alla storia e alle culture, come espresso anche dall’USMI nazionale.

Basilicata: Pur in una situazione di precarietà, dovuta all’età delle persone e alla non comprensione dell’importanza del dialogo e della condivisione da parte di alcune Superiore Maggiori, in tutte le diocesi è presente la segretaria e tutte si impegnano con vera dedizione e generosità.

I Vescovi hanno grande stima della vita consacrata. Insieme si vive, ogni anno, la giornata della VC (2 febbraio). Si organizzano due giornate di formazione e fraternità; due assemblee per definire programmi e contenuti. Insieme si desidera partecipare al Congresso eucaristico di Bari.

Calabria: Nell’Assemblea conclusiva dell’anno sociale 2003-2004, le presenti avevano colto come esigenza prioritaria presentata dalle segretarie diocesane “la formazione spirituale” delle suore. Su tale linea hanno impostato il programma 2004-2005 con un chiaro obiettivo: “Docili allo Spirito e fortificate dall’Eucaristia, consolidiamo la nostra spiritualità di donne consacrate capaci di leggere con cuore sapienziale la realtà della Calabria per dare speranza”. Hanno in programma – con obiettivi molto ben delineati - privilegiare: la dimensione spirituale, il discernimento come stile di vita, la lettura e comprensione degli eventi e della storia, il dialogo e la collaborazione. Si avrà una attenzione particolare alle sorelle provenienti da altre culture.

Campania: Si sono proposte di porre molta attenzione all’ambito del “discepolato” proposto dall’USMI nazionale. Verrà privilegiato il tema dell’Eucaristia. Offrono, come negli anni passati, corsi formativi bisettimanali per novizie. Nelle diocesi vi è collaborazione tra Vescovi, CISM, anche per incontri formativi dei religiosi/e. Esse si presenteranno come regione al Congresso Eucaristico.

Emilia Romagna:  E’ stata ripresa in considerazione e, soprattutto, in attuazione la scuola di formazione per le novizie. Essa risulta positiva non soltanto per le discipline offerte, ma anche per la relazione di familiarità e di condivisione che si stabilisce tra le partecipanti. Con CISM e CIIS hanno organizzato un pellegrinaggio per la pace alla Madonna di san Luca. Anch’essi insieme faranno riflessioni sull’Eucaristia e organizzeranno il pellegrinaggio a Bari.

 Lazio: “Insieme per essere testimoni e artefici della speranza che è in noi“. È il loro obiettivo-base. In questa luce si propongono di “Qualificare il cammino di approfondimento del “discepolato”, per cogliere nella storia di oggi i germi di novità, ravvivare la passione apostolica e rendere vivo e attuale il Vangelo della speranza” è l’obiettivo base dell’USMI laziale. Lo fanno proseguendo il incontri formativi, la celebrazione delle tappe giubilari, delle religiose/i; incontri di riflessione con l’USMI nazionale e la diocesi di Roma.

 Liguria: “Vangelo della speranza ed Eucaristia” è il tema che ha guidato le loro linee di programmazione. Si sono proposte di favorire oltre che la formazione comune a tutte anche quella specifica delle sorelle impegnate nei vari servizi offerti alla Chiesa locale: evangelizzazione, catechesi, animazione liturgica, vocazionale, missionaria; tenere presenti gli ambiti della scuola e cultura, della famiglia, della mobilità etnica, dei servizi sociali, della sanità.

 Lombardia: La segretaria ammette che le diocesi lavorano molto bene. L’obiettivo è: “Proseguire il cammino del discepolato, basato sui fondamenti pasquali della spiritualità della VR. Leggere la storia in chiave sapienziale che renda tutte promotrici di una cultura umanizzante, aperta alla speranza, con uno sguardo spalancato sull’Europa e sul mondo intero”. Vogliono così testimoniare l’aspetto della trascendenza, sostenere ideali di comunione, e momenti di collaborazione, promuovere quali cittadine d’Europa e del mondo, una cultura  aperta all’interculturalità e all’interreligiosità”.

 Marche: In questa regione, con le USMI diocesane ben organizzate, alcune iniziative sono lasciate alle singole diocesi. Molta soddisfazione ha lasciato nelle 300 religiose che vi hanno partecipato il Convegno offerto alle sorelle che lavorano nel settore della Mobilità etnica dal tema: “Il mondo come una casa: dalla diffidenza all’accoglienza”. Esse intendono per sé e per il popolo di Dio in cui sono inserite “verificare la propria cattolicità, che consiste non solo nell’accogliere le diverse etnie, ma soprattutto di realizzare la comunione di tali etnie”.

 Nord Est: L’obiettivo prende la spinta dall’orientamento dell’USMI nazionale: consolidare i fondamenti della spiritualità; testimoniare i valori dello spirito; credere che la risurrezione finale inizia qui; essere casa e scuola di comunione. Ciò si farà attraverso un percorso formativo per cogliere il Congresso sulla VC come dono di Dio; vedere quali itinerari formativi impostare anche per favorire una mentalità a favore della pace. Si  terranno presenti anche le suore della terza età con un convegno apposito per loro e dare sempre più qualità alla vita

 Piemonte-Val d’Aosta: Intendono ridisegnare la propria identità di donne e di consacrate per comunicare il Vangelo in un mondo che cambia, anche con la testimonianza di comunità fraterne e solidali, ossia essere casa e scuola si comunione. Si propongono di individuare nuove ipotesi di presenza, progettare un migliore inserimento, creare condizioni per una rivalutazione della VC nelle singole diocesi e comunità parrocchiali. Il tutto con iniziative pertinenti che tengano particolarmente conto delle persone a cui la formazione va diretta (postulanti, novizie, juniores, superiore, ecc.): convegni, incontri formativi, momenti specifici di riflessione, assemblee.

 Puglia: In regione esiste molta collaborazione tra USMI e CISM. Insieme si organizzano le Assemblee e i meeting che sono un vero momento di riflessione comune e di partecipazione e di festa. Si lamenta la partenza dalla regione della Curie generalizie e provincializie, per cui la regione si sta impoverendo in modo piuttosto forte. E’ una presenza qualificata che viene meno. Ciò ha come effetto la fatica del trovare “personale”, la scarsa risposta alle proposte della regione. Per cui si opta per un certo decentramento: lasciare che molte iniziative siano fatte in diocesi, semplificando così la fatica dello spostarsi. Altra positività è l’assunzione da parte delle Congregazioni delle linee formative offerte dall’USMI regionale

 Sicilia:  Vogliono dare continuità alla programmazione triennale e ciò lo si fa con un forte e ormai maturo spirito collaborativo anche con CISM e CIIS, pur avendo spazi propri. La Conferenza Episcopale Siciliana ha introdotto per la prima volta tra i suoi uffici anche quello per la vita consacrata. Pubblicano una rivista denominata “insieme” e hanno aperto un sito dall’indirizzo: www.iconsacratinsicilia.it. Nel proporre i temi tengono presente il prossimo Congresso eucaristico nazionale e l’anno dell’Eucaristia.

 Toscana: Da quanto hanno scritto si desume che in Toscana sono convinte che il ruolo dell’USMI a livello ecclesiale e delle Congregazioni è sempre più importante, anzi indispensabile. Fedeli all’obiettivo generale per il quinquennio 2000-2005 che ha come linea fondante: “sviluppare la comunione, la comunicazione, la collaborazione tra le diverse congregazioni allo scopo di qualificare la VRF negli aspetti della spiritualità, ecclesialità, fraternità, formazione”  hanno in programma assemblee formative per superiore maggiori, maestre di formazione e segretarie diocesane e convegni di formazione per postulanti, novizie e juniores in collaborazione con CISM e CIIS.

 Umbria: La presenza delle comunità religiose in questa regione è scarsa. Ciò ha una sua positività, in quanto è facilitato l’incontro e quindi la conoscenza anche per la trasmissione dell’Assemblea nazionale così che tutte le religiose presenti vengono coinvolte nella tematica, per un cammino unitario. La vicinanza di Roma facilita la valorizzazione degli incontri che si fanno in questa sede. Inoltre in Umbria la città di Assisi ha un suo comprensibile predominio di presenze e quindi di iniziative.

 3° Momento: Anziani: il futuro dell’Europa

 Giovanna Tavazzi e Giancarlo Pensa, della Comunità di Sant’Egidio, si sono succeduti l’un l’altro nell’illustrare la situazione dell’Europa partendo dagli anni 1960-1970.

Concretamente la nostra è una società che invecchia ed è necessario puntare sull’anziano non solo come problema, o meglio, in nessun modo come problema, ma come risorsa, anche se è opportuno farsi carico dei problemi che attagliano l’anzianità tra i quali la solitudine.


Giovanna Tavazzi e Giancarlo Pensa, della Comunità di Sant’Egidio

Sviluppo e invecchiamento sono due facce della stessa medaglia. A maggior sviluppo corrisponde prolungamento della vita.

Per una solidarietà con l’anziana/o hanno avanzato alcune proposte. Essi hanno bisogno di

  • Raccontare la storia: cosa che fa bene a tutti. Il presente senza passato non esisterebbe.

  • Inoltre in ogni anziano vi è:

  • Domanda di compagnia

  • Disponibilità per gli altri

  • Tempo per la gratuità

  • Tempo per la meditazione e per la chiarezza interiore

  • Tempo per l’esplorazione della vita.

In sintesi si tratta di offrire un aiuto

Ø       ad essere quello che possono essere

Ø       a fare quel che possono fare.

 

M. Vittoria Tomarelli, sup. gen. Asc, membro del Consilio di Presidenza ha offerto alcune informazioni sul Congresso appena terminato.  Alcune responsabili degli Uffici nazionali hanno annunciato le loro iniziative. I programmi verranno tutti pubblicati su USMINFORMA e su questa pagina web a tempo debito.

 

 

 

 

 


 


 

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Modificato giovedì 31 ottobre 2013
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