In questo
Consiglio nazionale si è sentita l’assenza della Presidente, M. Teresa
Simionato. Ad essa va ancora l’espressione della nostra partecipazione
per il lutto che la colpita con la morte, quasi repentina, di una delle
sue sorelle, missionaria laica.
I lavori hanno avuto
la caratteristica della semplicità, della partecipazione. Il passare del
tempo porta a compimento la fraternità. E, anche se più breve come tempo,
si è svolto in vari momenti:
1° Momento: Presentazione della “Costituzione Europea”
Mons. Aldo Giordano, segretario CEE
Dopo aver tracciato
una breve storia dell’unificazione europea dal 1951 quando i Paesi facenti
parte erano 6 al 2004 che ne raccoglie 26, ha offerto alcune piste di
lettura. L’inizio della UE, frutto di una tragedia, la seconda guerra
mondiale, è ora una realtà con problematiche, ma dalle aperture vaste. Ciò
che importa nella lettura della nuova Costituzione è dare l’esatto
significato alle parole. Per esempio, cosa intendiamo per “valori”? E
verso quale Europa andiamo? E’ pure necessario ammettere che abbiamo una
Europa a due polmoni anche solo a livello di cristianesimo: la cattolicità
e l’ortodossia. E poi l’islam. Dobbiamo essere preparati.
2°
Momento: Scambio sul cammino delle Regioni
Condivisione sulla scelta prioritaria prevista dal
programma regionale 2004/2005
Le presidenti e/o le
segretarie regionali si sono succedute, anche stavolta, in ordine
alfabetico.

Abruzzo e Molise:
Il programma è in
fase di progettazione. La scelta prioritaria vertirà sugli stimoli
ricevuti durante l’incontro della Commissione mista della CEI, che aveva
come tema-base “la donna consacrata: presenza, partecipazione e profezia
nella Chiesa”. Ha colto uno dei messaggi lanciati in quella circostanza:
le religiose si sono lasciate prendere troppo dalle “cose da fare”. Quindi
la scelta prioritaria cadrà sul “come” investire in “formazione integrale
e integrata” con attenzione alla storia e alle culture, come espresso
anche dall’USMI nazionale.
Basilicata:
Pur in una situazione di precarietà, dovuta all’età delle persone e alla
non comprensione dell’importanza del dialogo e della condivisione da parte
di alcune Superiore Maggiori, in tutte le diocesi è presente la segretaria
e tutte si impegnano con vera dedizione e generosità.
I Vescovi hanno
grande stima della vita consacrata. Insieme si vive, ogni anno, la
giornata della VC (2 febbraio). Si organizzano due giornate di formazione
e fraternità; due assemblee per definire programmi e contenuti. Insieme si
desidera partecipare al Congresso eucaristico di Bari.

Calabria:
Nell’Assemblea conclusiva dell’anno sociale 2003-2004, le presenti avevano
colto come esigenza prioritaria presentata dalle segretarie diocesane “la
formazione spirituale” delle suore. Su tale linea hanno impostato il
programma 2004-2005 con un chiaro obiettivo: “Docili allo Spirito e
fortificate dall’Eucaristia, consolidiamo la nostra spiritualità di donne
consacrate capaci di leggere con cuore sapienziale la realtà della
Calabria per dare speranza”. Hanno in programma – con obiettivi molto ben
delineati - privilegiare: la dimensione spirituale, il discernimento come
stile di vita, la lettura e comprensione degli eventi e della storia, il
dialogo e la collaborazione. Si avrà una attenzione particolare alle
sorelle provenienti da altre culture.
Campania:
Si sono proposte di porre molta attenzione all’ambito del
“discepolato” proposto dall’USMI nazionale. Verrà privilegiato il tema
dell’Eucaristia. Offrono, come negli anni passati, corsi formativi
bisettimanali per novizie. Nelle diocesi vi è collaborazione tra Vescovi,
CISM, anche per incontri formativi dei religiosi/e. Esse si presenteranno
come regione al Congresso Eucaristico.
Emilia Romagna:
E’ stata ripresa in
considerazione e, soprattutto, in attuazione la scuola di formazione per
le novizie. Essa risulta positiva non soltanto per le discipline offerte,
ma anche per la relazione di familiarità e di condivisione che si
stabilisce tra le partecipanti. Con CISM e CIIS hanno organizzato un
pellegrinaggio per la pace alla Madonna di san Luca. Anch’essi insieme
faranno riflessioni sull’Eucaristia e organizzeranno il pellegrinaggio a
Bari.
Lazio:
“Insieme per
essere testimoni e artefici della speranza che è in noi“. È il loro
obiettivo-base. In questa luce si propongono di “Qualificare il cammino di
approfondimento del “discepolato”, per cogliere nella storia di oggi i
germi di novità, ravvivare la passione apostolica e rendere vivo e attuale
il Vangelo della speranza” è l’obiettivo base dell’USMI laziale. Lo fanno
proseguendo il incontri formativi, la celebrazione delle tappe giubilari,
delle religiose/i; incontri di riflessione con l’USMI nazionale e la
diocesi di Roma.
Liguria:
“Vangelo
della speranza ed Eucaristia” è il tema che ha guidato le loro linee di
programmazione. Si sono proposte di favorire oltre che la formazione
comune a tutte anche quella specifica delle sorelle impegnate nei vari
servizi offerti alla Chiesa locale: evangelizzazione, catechesi,
animazione liturgica, vocazionale, missionaria; tenere presenti gli ambiti
della scuola e cultura, della famiglia, della mobilità etnica, dei servizi
sociali, della sanità.
Lombardia:
La segretaria
ammette che le diocesi lavorano molto bene. L’obiettivo è: “Proseguire il
cammino del discepolato, basato sui fondamenti pasquali della spiritualità
della VR. Leggere la storia in chiave sapienziale che renda tutte
promotrici di una cultura umanizzante, aperta alla speranza, con uno
sguardo spalancato sull’Europa e sul mondo intero”. Vogliono così
testimoniare l’aspetto della trascendenza, sostenere ideali di comunione,
e momenti di collaborazione, promuovere quali cittadine d’Europa e del
mondo, una cultura aperta all’interculturalità e all’interreligiosità”.
Marche:
In questa
regione, con le USMI diocesane ben organizzate, alcune iniziative sono
lasciate alle singole diocesi. Molta soddisfazione ha lasciato nelle 300
religiose che vi hanno partecipato il Convegno offerto alle sorelle che
lavorano nel settore della Mobilità etnica dal tema: “Il mondo come una
casa: dalla diffidenza all’accoglienza”. Esse intendono per sé e per il
popolo di Dio in cui sono inserite “verificare la propria cattolicità, che
consiste non solo nell’accogliere le diverse etnie, ma soprattutto di
realizzare la comunione di tali etnie”.
Nord
Est:
L’obiettivo prende la spinta dall’orientamento dell’USMI nazionale:
consolidare i fondamenti della spiritualità; testimoniare i valori dello
spirito; credere che la risurrezione finale inizia qui; essere casa e
scuola di comunione. Ciò si farà attraverso un percorso formativo per
cogliere il Congresso sulla VC come dono di Dio; vedere quali itinerari
formativi impostare anche per favorire una mentalità a favore della pace.
Si terranno presenti anche le suore della terza età con un convegno
apposito per loro e dare sempre più qualità alla vita
Piemonte-Val
d’Aosta:
Intendono ridisegnare la propria identità di donne e di
consacrate per comunicare il Vangelo in un mondo che cambia, anche con
la testimonianza di comunità fraterne e solidali, ossia essere casa e
scuola si comunione. Si propongono di individuare nuove ipotesi di
presenza, progettare un migliore inserimento, creare condizioni per una
rivalutazione della VC nelle singole diocesi e comunità parrocchiali. Il
tutto con iniziative pertinenti che tengano particolarmente conto delle
persone a cui la formazione va diretta (postulanti, novizie, juniores,
superiore, ecc.): convegni, incontri formativi, momenti specifici di
riflessione, assemblee.
Puglia:
In regione
esiste molta collaborazione tra USMI e CISM. Insieme si organizzano le
Assemblee e i meeting che sono un vero momento di riflessione comune e di
partecipazione e di festa. Si lamenta la partenza dalla regione della
Curie generalizie e provincializie, per cui la regione si sta impoverendo
in modo piuttosto forte. E’ una presenza qualificata che viene meno. Ciò
ha come effetto la fatica del trovare “personale”, la scarsa risposta alle
proposte della regione. Per cui si opta per un certo decentramento:
lasciare che molte iniziative siano fatte in diocesi, semplificando così
la fatica dello spostarsi. Altra positività è l’assunzione da parte delle
Congregazioni delle linee formative offerte dall’USMI regionale
Sicilia:
Vogliono dare
continuità alla programmazione triennale e ciò lo si fa con un forte e
ormai maturo spirito collaborativo anche con CISM e CIIS, pur avendo spazi
propri. La Conferenza Episcopale Siciliana ha introdotto per la prima
volta tra i suoi uffici anche quello per la vita consacrata. Pubblicano
una rivista denominata “insieme” e hanno aperto un sito dall’indirizzo:
www.iconsacratinsicilia.it. Nel proporre i temi tengono presente il
prossimo Congresso eucaristico nazionale e l’anno dell’Eucaristia.
Toscana:
Da quanto
hanno scritto si desume che in Toscana sono convinte che il ruolo dell’USMI
a livello ecclesiale e delle Congregazioni è sempre più importante, anzi
indispensabile. Fedeli all’obiettivo generale per il quinquennio 2000-2005
che ha come linea fondante: “sviluppare la comunione, la comunicazione, la
collaborazione tra le diverse congregazioni allo scopo di qualificare la
VRF negli aspetti della spiritualità, ecclesialità,
fraternità, formazione” hanno in programma assemblee formative
per superiore maggiori, maestre di formazione e segretarie diocesane e
convegni di formazione per postulanti, novizie e juniores in
collaborazione con CISM e CIIS.
Umbria:
La presenza
delle comunità religiose in questa regione è scarsa. Ciò ha una sua
positività, in quanto è facilitato l’incontro e quindi la conoscenza anche
per la trasmissione dell’Assemblea nazionale così che tutte le religiose
presenti vengono coinvolte nella tematica, per un cammino unitario. La
vicinanza di Roma facilita la valorizzazione degli incontri che si fanno
in questa sede. Inoltre in Umbria la città di Assisi ha un suo
comprensibile predominio di presenze e quindi di iniziative.
3°
Momento:
Anziani: il futuro dell’Europa
Giovanna
Tavazzi e Giancarlo Pensa, della Comunità di Sant’Egidio, si sono
succeduti l’un l’altro nell’illustrare la situazione dell’Europa partendo
dagli anni 1960-1970.
Concretamente la
nostra è una società che invecchia ed è necessario puntare sull’anziano
non solo come problema, o meglio, in nessun modo come problema, ma come
risorsa, anche se è opportuno farsi carico dei problemi che attagliano
l’anzianità tra i quali la solitudine.

Giovanna
Tavazzi e Giancarlo Pensa, della Comunità di Sant’Egidio
Sviluppo e
invecchiamento sono due facce della stessa medaglia. A maggior sviluppo
corrisponde prolungamento della vita.
Per una solidarietà
con l’anziana/o hanno avanzato alcune proposte. Essi hanno bisogno di
-
Raccontare la
storia: cosa che fa bene a tutti. Il presente senza passato non
esisterebbe.
-
Inoltre in ogni
anziano vi è:
-
Domanda di
compagnia
-
Disponibilità per
gli altri
-
Tempo per la
gratuità
-
Tempo per la
meditazione e per la chiarezza interiore
-
Tempo per
l’esplorazione della vita.
In sintesi si tratta
di offrire un aiuto
Ø
ad
essere quello che possono essere
Ø
a fare
quel che possono fare.
M. Vittoria
Tomarelli, sup. gen. Asc, membro del Consilio di Presidenza ha offerto
alcune informazioni sul Congresso appena terminato. Alcune responsabili
degli Uffici nazionali hanno annunciato le loro iniziative. I programmi
verranno tutti pubblicati su USMINFORMA e su questa pagina web a tempo
debito.