Una settimana dopo l’incontro delle
Delegate Diocesane si sono ritrovate per il Consiglio nazionale il
Consiglio di Presidenza, le responsabili degli Uffici nazionali, le
Presidenti e le Segretarie regionali. L’interazione tra i due gruppi è
data dall’enunciato del primo tema in programma:
Dalle Segreterie Diocesane alle Presidenze
Regionali USMI. E ciò è un simbolo dell’unità di obiettivi e di
intenti.

L’incontro inizia con la preghiera, la
presentazione e i saluti delle partecipanti e una scorsa del programma
delle giornate.
Sr
Vittoria Tomarelli ha
presentato la sintesi dei lavori di gruppo delle Delegate Diocesane (vedi
cronaca) in sede di convegno del 12-13 maggio u.s. su convocazione della
Presidenza USMI. Ne è seguito un dibattito molto vivace inerente alla
difficoltà di passare le comunicazioni USMI alle diocesi per un attento
inserimento nelle programmazioni visto che ogni diocesi ha il suo cammino
che coinvolge anche le suore come operatrici pastorali. Si sono poi
espresse alcune questioni circa il ruolo del Vicario Episcopale, le
relazioni con l’Ordo Virginum, con le nuove forme di vita consacrata;
sulla necessità dell’apertura alla realtà sociale con competenza e
professionalità.
Nel richiamare l’attenzione sul Convegno
ecclesiale di Verona, sr. Vittoria ha parlato della necessità di vivere la
realtà completa della vita onde poter “elaborare una riflessione che non
sia una semplice giustapposizione di idee. L’USMI nazionale e le USMI
regionali in sinergia devono preparare la vita religiosa ad affrontare i
vari problemi con la propria visione di religiose”.
Un
intervento della Presidente M. Teresa Simionato
ha avuto come tema la presentazione dello Statuto del
Comitato di Coordinamento CISM e USMI -
per ora messo in opera a livello nazionale e nel Triveneto con
l’autorizzazione delle rispettive Conferenze Nazionali. Questo Comitato di
Coordinamento – costituito da le presidenze USMI e CISM, l’U.N.E.B.A., l’A.G.I.D.A.E.,
l’A.R.I.S., la F.I.S.M., il C.N.E.C. favorisce il dialogo, l’attenzione ad
alcune problematiche non soltanto a livello di USMI e CISM ma anche con
gli Organismi operanti nei settori socio-assistenziali, educativo,
dell’istruzione, sanitario, tecnico formativo. Ciò si è fatto e si fa
nella considerazione che un maggiore collegamento con gli Organismi
anzidetti, in spirito collaborativo e nel solo interesse degli Istituti
Religiosi e delle Società di Vita Apostolica, diventa necessario e può
conseguire risultati positivi.

Sr
Giuseppina Alberghina ha
presentato una sintesi dell’assemblea nazionale Usmi del 12-14 aprile u.s.
sotto il profilo di “consegna” in cui emergono le idee-forza cha danno
ragione del lavoro svolto in questi anni dall’USMI ma anche fanno
intravedere linee programmatiche per il futuro dell’USMI (vedi
cronaca Incontro
Delegate Diocesane).
Il
terzo momento ha visto impegnate le rappresentanti delle Regioni le quali
hanno comunicato quanto nelle Regioni si sta facendo anche nella
trasmissione degli orientamenti che giungono dal Centro e comunicazione
delle difficoltà incontrate anche per la situazione della riduzione delle
forze, nonostante i forti impegni.

Rappresentanti Usmi regionale Piemonte.
Nei lavori di
gruppo le presenti dovevano elaborare
le linee d’azione per la programmazione del
2007-2008. Per una maggiore efficacia e concretezza si sono
costituiti tre gruppi – oltre Presidenza che si è proposta di tramandare
con fedeltà gli orientamenti dell’Assemblea - tre gruppi: uno per gli
Uffici nazionali e due per le Regioni:
A.
Uffici nazionali. Per le sorelle
che lavorano in questi settori esse riguardano
1.
Contenuti
- La Parola di Dio a fondamento
di ogni settore/ambito operativo
- Centralità dell'Eucarestia
come mistero celebrato e vissuto
per diventare
profezia
2.
Metodo
- Integrare la spiritualità
del servizio con il tempo della preghiera,
dell'approfondimento e della proposta.
- Sperimentare atelier nei
quali vivere la spiritualità con ricaduta
nell'annuncio e operatività (ambiti USMI).
3.
Missione = annuncio e testimonianza
- Edificare la comunione
nella Chiesa, animando e accogliendo le
ricchezze di tutti, per obiettivi comuni. Lavorare in comunione
e mai in competizione.
- Approfondire e testimoniare con
la vita il nuovo linguaggio dei
voti di castità,
obbedienza e povertà.
- Integrare tutti questi valori
nell'unico progetto della vita
religiosa = unità
di vita.
B.
Regioni I: Le sorelle presenti e
operanti in queste regioni hanno espresso gratitudine all’USMI per
l’incontro con le Segretarie diocesane; hanno proposto di convocarle
almeno ogni due anni. Per il prossimo Consiglio nazionale si propone che
esso sia fatto prima della scadenza della Presidenza 2003-2008.
Inoltre hanno detto di condividere la
lettura della vita religiosa fatta in questo incontro: una vita religiosa
viva, impegnata, a servizio; hanno ammesso di sentirsi provocate a leggere
dentro la realtà propria che la vita religiosa vive nella Chiesa locale
italiana; hanno sottolineato l’importanza e la necessità di tessere
relazioni tra USMI CEI CISM.
Hanno poi confermato la priorità di alcune
attenzioni: alle giovani, alla abilitazione al pensiero, al superamento
delle superficialità; hanno affermato ancora una volta la necessità di
puntare sulla funzione dell’USMI regionale, di continuare la riflessione
sull’identità della vita religiosa e dell’USMI stessa per l’Italia.

Rappresenatnti Campania e Sicilia
C.
Regioni II: Esse hanno proposto di
1.
Approfondire l'identità a livello personale, comunitario carismatico. In
sinergia con i laici per favorire la condivisione di doni nella comune
vocazione alla santità e con i giovani come “consegna sapienziale” per un
progetto di vita improntata all’incontro con l’altro (dimensione
antropologica).
2.
Aprire tavoli di approfondimento e di studio sul futuro della vita
religiosa dove venga espressa la ricchezza della spiritualità e venga dato
spazio alla riflessione in modo organico, propositivo, progettuale.
3.
Definire il futuro dei servizi (le opere): identità ministeriale in vista
del futuro
4.
Veicolare lo scambio, la comunicazione dell'esperienza, lo studio di nodi
problematici offrendo spazi di incontro a livello di USMI
nazionale/regionale/diocesano per: accettare la sfida di un mutamento
istituzionale; formare alla internazionalità (attenzione reciproca);
dialogare e interagire con le "forme nuove" di Vita consacrata; favorire
la qualità della Vita consacrata (motivazioni, coinvolgimento nei percorsi
formativi, uso del tempo, ascesi…).
Sr Giuseppina Alberghina
ha concluso il Consiglio con alcune comunicazioni riguardanti la vita
dell’USMI: visita al Nunzio Apostolico in Italia uscente Paolo Romeo in
occasione della visita ad limina dei vescovi. italiani e relativa
richiesta all’USMI di fornire un quadro della realtà delle vita religiosa
italiana. Richiamandosi alla proposta dell’atelier ha invitato alla
formazione di tutte le suore a saper “pensare” , imparare a leggere
insieme fosse anche solo un libro, per la circolazione del pensiero. Un
‘pensiero’ si acquisisce anche leggendo.
Con un momento di preghiera il gruppo ha
detto “grazie” al Signore per tanti suoi benefici e si è salutato con un
fraterno “arrivederci”.
Biancarosa Magliano