Per noi Juniores ci
attendeva, puntuale come sempre, l’appuntamento annuale promosso dall’USMI
a Rocca di Papa, ossia il convegno intercongregazionale. Avvenimento che
si attende con gioia e speranza perché congloba giorni in cui si vive una
forte esperienza di Chiesa che, secondo la parabola evangelica, estende i
suoi rami in ogni parte del mondo.

Eravamo circa 200 suore
tra juniores e formatrici e rappresentavamo più di 40 congregazioni
religiose. Questa varietà di rappresentanza ci ha dato la possibilità di
arricchire enormemente la nostra esperienza religiosa e ci ha rinfrancato
il cuore e lo spirito nel vedere come il Signore non si stanca di chiamare
e di mandare operai per la sua messe.
Il tema “Ecco io
sono con voi, tutti i giorni” (Mt 28,20), annuncialo con il tuo
cuore giovane scelto dalle responsabili dell’Ufficio
Formazione dell’USMI nazionale, sr.
Giampaola Periotto e sr Rita Del Grosso,
è stato molto coinvolgente. Nei lavori di gruppo, infatti, abbiamo potuto
condividere l’esperienza che viviamo all’interno delle nostre comunità.
Questa condivisione ci ha aiutato a capire che tutte viviamo le stesse
realtà; tutte viviamo le gioie e le fatiche che il rinnovamento quotidiano
ci richiede se vogliamo essere fedeli al proprio sì al Signore che ci ha
chiamate ad amarlo e a servirlo in questa strada.
Abbiamo potuto
approfondire il senso della nostra chiamata nella quale il Signore ci
conduce perché sia glorificato il Suo Regno secondo la Sua Volontà. Questa
scelta, che sempre risposta a una chiamata, per ognuna di noi è il cammino
più sicuro verso la santità.
Ognuna ha potuto
esprimersi in ciò che più le premeva e abbiamo scoperto come tutte noi
abbiamo gli stessi sentimenti: tutte noi desideriamo servire al meglio le
nostre comunità, ognuna di noi ha infinite potenzialità d’amore che vuole
spendere per le sorelle e per le persone che incontra ogni giorno, ognuna
sente a volte la fatica di ritrovare il Signore e, dunque, si fa largo un
sentimento di solitudine che è faticoso da colmare.

Ma proprio in questo il
Signore ci viene incontro con una promessa senza limiti e riserve per
consolarci e farci sentire la Forza del Suo Amore, grazie al quale
possiamo procedere spedite nel cammino: “Ecco io sono con voi, tutti i
giorni” (Mt 28,20).
Nella riflessione ci
hanno guidato don Fabrizio Pieri, per la parte biblica, la
dott.sa
Donatella Forlani, per la parte di formazione umana, la
dott.sa Grazia Le Mura, per la
formazione alla missione.

Juniores impegnate in lavori di gruppo
Don Fabrizio Pieri ci
ha offerto alcune riflessioni sulla figura di Abramo, l’uomo dalla fede
poderosa, che mentre è disponibile all’offerta e al dono sino al
sacrificio del figlio, richiestagli dal suo Signore, lo riceve in dono una
seconda volta e da lui verrà la discendenza promessa.
La prof.ssa Donatella
Forlani indica con chiarezza le varie paure dalle quali è necessario
liberarsi per far esplodere tutte le potenzialità d’amore proprie di ogni
persona: paure che vengono dal passato o dal presente, paure che possono
condizionare il futuro, come la paura di perdere o la paura della morte e
ha invitato ad avere coraggio e audacia con opportune riflessioni sulle
parole affascinanti dette da Gesù: “Non temete”, “Andate”, “Annunziate”.

La prof.ssa Donatella Forlani e sr. Giampaola
Periotto
Il discorso della
prof.ssa Grazia Le Mura si è soffermata soprattutto sulla missione che è
“dono della gioia della presenza certa del Signore Gesù”. Gesù è con noi,
con me, mi accompagna, è la causa della nostra gioia ed è Lui che ognuna
di noi deve comunicare-donare al mondo. Con il suo cuore giovane, che non
è solo una caratteristica di una giovane età.
Interessanti le
“osservazioni” di M. Ilva Fornaro,
Consigliera USMI nazionale. “Il giovane, ha detto, è chiamato a crescere,
cioè ad imparare continuamente, superando la fatica inevitabile di uscire
dalla zona opaca dell’autoreferenzialità, per tendere verso la luce, verso
la verità che lo Spirito offre”.
“Imparare continuamente
a crescere – ha aggiunto – vuol dire: saper creare, dentro di sé
spazi di silenzio profondo onde captare i molteplici messaggi che ci
raggiungono da persone, eventi, ricerche, preghiera; saper ascoltare
il proprio cuore, che Dio ha scelto come sua dimora…; saper
accogliere il suo volere, che si identifica con la koinonia, come
l’unico bene per sé e per gli altri compagni di viaggio…”. Ha poi invitato
il gruppo con opportune domande a mettersi in questione, a scoprire e ad
ammettere la propria realtà di luci e di ombre.

Serata di preghiera
Sr Daniela Campanello
r.ss.s ha animato la nostra liturgia e con il suo spirito brioso ci ha
coinvolto tutte a rendere più dignitosi i nostri momenti di preghiera e di
preparazione agli incontri, ognuna, secondo il Paese di provenienza e dei
propri doni, le ha colorite con le proprie tradizioni.
La ringraziamo
infinitamente per il suo servizio, ma ancor di più per aver condiviso con
noi la sua esperienza di vita e di vita religiosa, così da lasciarci un
esempio perché anche noi possiamo condividere noi stesse senza maschere,
ma in tutta libertà, per essere veramente segno dell’Amore del Signore,
che ci ama da sempre.

Rendiamo lode al
Signore anche per aver animato la Liturgia Eucaristica di una coppia di
sposi che festeggiava il suo 25° anniversario di matrimonio; il sacerdote
nell’omelia ci ha fatto presente che la vocazione matrimoniale e religiosa
sono intrinsecamente collegate, perché senza una sana famiglia non possono
crescere dei figli che maturino questo tipo di donazione al Signore; e mi
sembra importante ribadirlo in tempi in cui viene messo in forte
discussione il valore del matrimonio e della famiglia.
I nostri ringraziamenti
vanno ai relatori, disponibili come sempre a incontrare noi giovani e a
donarci un po’ della loro esperienza perché possiamo crescere; a sr Rita e
a sr Giampaola che si sono prodigate come sempre per noi per proporci un
tema interessante e che ci desse nuovo slancio.
Un grazie particolare a
tutte le nostre comunità e alle superiore che con fatica o meno hanno
permesso che lasciassimo per qualche giorno i nostri uffici per vivere
questi momenti di formazione, fraternità, condivisione e
intercongrazionalità.
Ma soprattutto grazie a
Dio Padre che, con il Suo Amore, ci ha riunito da ogni parte per lodarlo e
ringraziarlo e incontrare suo Figlio Gesù nella gioia della Resurrezione
di questo tempo pasquale.
Sr Ilaria Scarciglia
Figlia di San Francesco di Sales

|