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SETTORE TRATTA

UN ANNO AL SERVIZIO
DELLE DONNE E DEI MINORI

Gennaio-Dicembre  2006

RELAZIONE

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L’anno appena trascorso ci offre l’opportunità di fare un bilancio delle attività che l’ufficio “Tratta Donne e Minori” dell’USMI Nazionale ha svolto con impegno per rispondere - insieme alle altre forze che operano nel settore - ad una crescente violenza e sfruttamento delle donne e dei minori specie nel campo dell’affettività e sessualità.

Siamo riconoscenti a Benedetto XVI che nei suoi messaggi non tralascia di dare attenzione alla condizione femminile e denunciare la mancanza di rispetto per la dignità della donna, lo sfruttamento, la discriminazione e le violenze contro le donne sotto varie forme, così come ha ribadito anche nel Messaggio per la Giornata della Pace del 2007.[1]

Consce della realtà sociale alienante, violenta e discriminante il Settore “Tratta” dell’USMI Nazionale - nel 2006 - ha risposto con i seguenti interventi e iniziative:

Ø  Roma, 13 Gennaio: Incontro dei due consigli di presidenza UISG/USG e con tutti i membri della Sacra Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica tenutosi nella sede del Dicastero Vaticano. L’incontro aveva lo scopo di far emergere il problema della “tratta degli esseri umani” quale nuova forma di schiavitù del ventunesimo secolo che lede la dignità e la libertà di tante donne e minori, provenienti per lo più da paesi poveri. Il fenomeno è stato presentato sotto il profilo sociale e globale e quello biblico-teologico. All’USMI fu chiesto di trattare la prima parte presentando il coinvolgimento di tante religiose italiane in questo nuovo campo, mentre alla Superiora Generale delle Suore di Notre Dome de Namur, Madre Camilla Burns, teologa, fu chiesta una riflessione biblico/teologica. I due interventi furono armonizzati tra realtà sociale e dimensione evangelica.[2]

Durante la discussione e la riflessione è emersa la constatazione dell’assenza degli Istituti Religiosi maschili in questo campo, specie per ciò che riguarda l’attenzione al mondo dei “consumatori” di sesso a pagamento che, con la loro costante richiesta, alimentano e sostengono la compra-vendita di tante giovani straniere in cerca di futuro e che finiscono tra le maglie della criminalità organizzata che le rende schiave. E’ urgente e auspicabile che le Congregazioni Maschili mettano in atto una nuova “fantasia della carità” rivolgendo la loro attenzione ai clienti e al loro recupero e alle molte famiglie distrutte da questa piaga. C’è bisogno di lavorare sulla formazione dei giovani nelle scuole e nelle Parrocchie per formare ai valori di rispetto della persona, la cui dignità non può mai essere mercificata. La repressione e la punizione non servono se non si formano le coscienze ai valori veri, umani e cristiani. Queste nuove forme di povertà ci ricordano che la vita religiosa, maschile e femminile è chiamata, per vocazione, a svolgere un ruolo profetico nella società e nella chiesa.

Nei mesi seguenti, oltre al normale lavoro quotidiano di ufficio e dei tempestivi contatti con le comunità di accoglienza sparse in tutta Italia, l’USMI ha partecipato a vari incontri nazionali e internazionali. In modo speciale quelli internazionali hanno avuto una particolare rilevanza perché hanno rafforzato e allargato la nostra rete di conoscenza, intervento e collaborazione.

Presento alcune fra le date e gli interventi di maggior rilievo:

Ø  Albania: dal 1° al 5 Marzo 2006 sono stata in Albania, invitata da Don Antonio Sciarra, Parroco della Missione Cattolica di Blinisht – Lezhe per partecipare a un Convegno, tenutosi in occasione della consacrazione della nuova chiesa dedicata ai Santi Martiri Albanesi. L’incontro dal titolo: “C’è un debito di riconoscenza - E’ tempo di dire grazie” si è tenuto presso il Palazzo della Cultura di Lezhe il 3 marzo 2006 ed è stato organizzato per ringraziare coloro che hanno condiviso sofferenze e strategie di intervento per combattere, insieme con l’Albania, il triste fenomeno della tratta di tante giovani Albanesi. In particolare si è voluto esprimere riconoscenza nei confronti di don Oreste Benzi per il lavoro svolto a favore di tante giovani sfruttate da organizzazioni criminali, molte delle quali hanno trovato una morte cruenta.[3] La presenza dell’USMI fu significativa perché rappresentò le molte Congregazioni Religiose Italiane che negli anni 90’ furono tra le prime ad aprire case-famiglia per accogliere e reintegrare socialmente giovani albanesi che sfuggivano dai trafficanti e chiedevano aiuto.

All’incontro parteciparono il Card. Saraiva Martins - che il giorno dopo consacrò la nuova Chiesa -, il Ministro della Giustizia On. Aldo Bumci, il presidente della Caritas Albanese, mons. Imzot Dode Gjergji e diverse autorità civili, della chiesa cattolica e di altre denominazioni. Massiccia fu anche la partecipazione di giovani, insieme a molte religiose appartenenti ad una settantina di congregazioni femminili, in maggioranza Italiane, presenti in Albania.

Ø  Olanda: dal 3 al 7 Aprile fui in Olanda, su invito della “Fondazione delle Religiose Olandesi contro la Tratta delle Donne” (SRTV) in occasione del 15° anniversario del loro servizio alle donne sfruttate. Dalla Nigeria fu invitata anche Sr. Florence Nwaonuma, SSH, responsabile nazionale e incaricata della Conferenza delle Religiose della Nigeria per il contrasto della “Tratta di esseri umani”. Sr. Florence coordina il lavoro di campagne informative, reintegrazione delle vittime, ricerca e protezione delle famiglie nel suo paese.

 

Molti tra religiose/i, volontari e laici presero parte all’incontro sia per celebrare l’anniversario e sia per:

  • approfondire il fenomeno in costante evoluzione,

  • consolidare il lavoro di rete tra paesi di origine, transito e destinazione,

  • studiare nuove forme di interventi che coinvolgano tutta l’Unione Europea.

La mia presentazione aveva come titolo: “Il Traffico di Esseri Umani per Sfruttamento Sessuale, Sfida le Congregazioni Religiose. La Risposta delle Religiose Italiane”.

Durante questo incontro - ho notato con gioia la presenza di tante religiose/missionarie piuttosto avanti negli anni, ma ancora piene di entusiasmo e desiderose di contribuire a questa sfida attraverso l’informazione, la preghiera e l’aiuto finanziario.

Ho pure colto l’occasione per visitare Amsterdam con le “zone a luci rosse” e vedere le “donne in vendita nelle vetrine”; ciò mi colpì profondamente e mi sentii umiliata e indignata. Com’è possibile ridurre un essere umano alla stregua di merce da scegliere e comperare a piacimento a tutte le ore del giorno e della notte?

Ø  Inghilterra: Dal 22 al 25 Luglio fui a Londra per due incontri importanti. Il primo per partecipare ad un convegno organizzato da una associazione di donne Anglicane, CHASTE (Churches Alert to Sex Trafficking Across Europe), sul tema: “Accoglienza e Accompagnamento di Donne Vittime di Tratta” e il secondo per un incontro informale con il personale della Conferenza dei Vescovi Cattolici d’Inghilterra che si occupano di questo settore, desiderosi di un confronto con altre realtà già sperimentate.

Al Convegno CHASTE parteciparono 60 persone molto qualificate e provenienti in gran parte dalle Chiese Anglicane. Notai pure la presenza di alcune religiose che stanno iniziando la loro collaborazione con le varie forze che operano sul territorio. È bello constatare come il dare attenzione alla persona in difficoltà, unisce i Cristiani di varie fedi per lavorare insieme in spirito Ecumenico. Oggi, la nostra presenza e testimonianza vera è quella di “lavorare in comunione e non in competizione”.

Il secondo incontro avvenne nella sede della Conferenza dei Vescovi Inglesi, voluto da Mons. Patrick O’Donoghue, Vescovo di Lancaster e responsabile della pastorale dei Migranti e Rifugiati. L’incontro aveva lo scopo di unire insieme operatori Caritas, religiose e laici per conoscersi meglio, confrontarsi con altre realtà già funzionanti e pianificare strategie di intervento a seconda delle proprie capacità e finalità.

Ø  Canada: Dal 27 Ottobre al 5 Novembre fui in Canada per una lunga serie di incontri con diversi gruppi e categorie di persone, organizzati a Toronto, Ottawa e Winnipeg. L’invito mi fu rivolto da due organizzazioni: il primo da un’associazione di Donne delle Chiese Evangeliche Luterane Canadesi e il secondo dalla Conferenza delle Religiose del Canada. Le giornate furono molto intense tra incontri e interventi.

Elenco i più significativi:

  • Una giornata di sensibilizzazione con un gruppo di 60 Donne Luterane a Toronto;

  • Due incontri con comunità religiose molto numerose a Toronto e a Winnipeg;

  • Una giornata di riflessione e condivisione con rappresentanti di 30 organizzazioni di diverse fedi e denominazioni a Toronto (la prima di tal genere);

  • Incontro con due gruppi di religiosi/e di congregazioni Internazionali che operano nel campo di GPIC, a Toronto, assai numeroso, e a Ottawa più selettivo;

  • Incontro con i responsabili della Polizia Canadese che operano per il contrasto della tratta di esseri umani e ad un incontro nella sede del Parlamento federale di Ottawa con Mrs. Joy Smith, membro del parlamento e attivista nella lotta contro lo sfruttamento della donna;

  • Una serata aperta al pubblico ad Ottawa per sensibilizzare e informare la comunità civile e religiosa insieme;

  • Partecipazione ad un seminario di 3 giorni organizzato a Winnipeg da un’Associazione di Donne Luterane per approfondire il fenomeno della “tratta” che sta emergendo con forza anche in Canada. I partecipanti provenivano da varie parti, appartenevano a diverse organizzazioni e denominazioni e coprivano ruoli nella chiesa o nella società.

Ø  Ucraina: Dal 13 al 18 Dicembre mi recai in Ucraina su invito della Caritas del luogo, per un importante - e unico in assoluto nel suo genere - incontro con il Sinodo dei Vescovi Greco-Cattolici delle Chiese Orientali. La Conferenza aveva come obiettivo di presentare “Il ruolo della Chiesa Greco Cattolica nel contrasto alla tratta di esseri umani in Ucraina”. Per una intera giornata 13 Vescovi con il Primate, Sua Beatitudine Lubomir Card. Husar, ormai completamente cieco, ma con la saggezza e chiaroveggenza da Patriarca, si radunarono con i responsabili delle Caritas, alcuni Sacerdoti - insegnanti di Seminari e Università - e con il personale della missione dell’OIM in Ucraina. Fu un’occasione unica e importantissima il poter condividere una tematica così delicata, ma anche così scottante con le autorità ecclesiali di una nazione ancora marcata dalla tratta di donne e minori verso i paesi dell’Europa occidentale.

Nel corso della giornata si susseguirono diversi interventi di approfondimento e di conoscenza del fenomeno e delle varie iniziative già in atto. Il mio intervento: “Il ruolo profetico della Chiesa in risposta alla tratta di esseri umani”, fece emergere il dramma crudo e umiliante di tante donne vittime di sfruttamento e il ruolo di tante religiose che, fedeli ai propri carismi di fondazione, hanno saputo rischiare e rispondere con coraggio a questa nuova sfida.

Le molte domande di chiarimento dimostravano interessamento, attenzione, sensibilità unito al desiderio di preparare e coinvolgere maggiormente il personale ecclesiastico e religioso nelle varie sfere della vita parrocchiale, familiare e sociale. Al termine dell’incontro i Vescovi - soddisfatti e riconoscenti - vollero posare per delle foto ricordo di questo momento assai significativo.

Il giorno dopo con il direttore Caritas andammo a Lviv, in aereo, per incontrare il personale della casa di accoglienza per donne in difficoltà, gestita dalla Caritas.

La visita mi offrì l’opportunità di constatare il valore della collaborazione tra Italia e Ukraina iniziata 4 anni or sono per il progetto di una casa di accoglienza. Questo fu possibile grazie ai finanziamenti di un monastero di clausura di Milano che, per tre anni, sostennero finanziariamente la suddetta comunità per donne in difficoltà. Le Claustrali avevano ricevuto in eredità una somma di denaro e decisero di devolverla ad un progetto di recupero e reintegrazione di donne vittime di sfruttamento.

Nel giustificare la loro decisione le Suore mi dissero: "Noi siamo povere e vogliamo rimanere povere. Questa donazione non è per noi, ma per tante altre donne che sono ancora più povere di noi, perché hanno perso tutto, persino la loro dignità! Mi fu quindi cosa gradita riportare alle Suore la riconoscenza della Chiesa di Ucraina per la validità di questa casa e il profumo della loro carità. Che bello questo gesto di condivisione!

Ø  Incontri di sensibilizzazione e formazione con diverse comunità religiose femminili: Il 2006 è stato caratterizzato anche da diversi inviti di congregazioni religiose, specie internazionali, per seminari e incontri formativi con diversi gruppi di sorelle per sensibilizzare e stimolare a risposte concrete. Alcuni di questi incontri:

  • Roma, 6 – 8 Febbraio, Suore di Maria Riparatrice: Seminario di formazione continuata sul fenomeno della Migrazione e della Tratta per un gruppo di 20 religiose provenienti da vari paesi di missione; Questo seminario è stato fatto in collaborazione con Sr. Clecy Baccin dell’Ufficio USMI per la Mobilità Etnica;

  • Viterbo 18 Maggio e 16 Settembre, Missionarie della Consolata: Due Incontri informativi e formativi nella casa generalizia, con gruppi di missionarie provenienti da varie missioni per un periodo di vacanze e aggiornamento;

  • Roma, 10 Luglio, Suore Canossiane: Seminario Internazionale sulla Pastorale dei Migranti e Itineranti con attenzione alla Tratta delle donne;

  • Roma 23 Agosto, Suore di S. Giuseppe di Chambery: Incontro con 40 membri dell’Istituto radunate per la loro Assemblea Provinciale per una maggiore conoscenza del problema e adeguate risposte in linea con il loro carisma;

  • Roma 21 Settembre, Suore Mariste: Incontro con Suore di vari paesi per formazione continuata;

  • Grottaferrata 8 Novembre, Missionarie Francescane di Maria: giornata di formazione per un gruppo di 20 missionarie provenienti da vari paesi; mattinata trascorsa in sede e al pomeriggio visita alla Caritas di Frascati per un incontro con il direttore e il personale di una casa di accoglienza.

Durante l’anno l’USMI ha potuto partecipare a molti altri incontri sia per offrire un contributo richiesto e sia per essere sempre più in rete e comunione con tante altre realtà che operano nel settore dell’emarginazione.

Ø  Segnalo solo il Convegno Internazionale per la pastorale della strada organizzato dal Pontificio Consiglio per la Pastorale dei Migranti e Itineranti 1-2 Dicembre. Incontro molto ricco per la condivisione di tante esperienze portate avanti per le categorie di persone più svantaggiate e che vivono la realtà della strada.

Termino questa lunga relazione annuale condividendo un’ultima iniziativa che ha coronato tanti sforzi per un progetto che ci stava particolarmente a cuore:

Ø  Una Casa di accoglienza a Benin City: Siamo coscienti che la presenza delle religiose/i sparsi in tutti gli angoli della terra può formare la più vasta ed efficace rete di collaborazione per raggiungere gli stessi obiettivi. Quest’anno la realizzazione di un grande sogno è diventata visibile e concreta e ha coinvolto diverse realtà di Chiesa, quali: la CEI, l’USMI, i Salesiani, la Caritas Italiana, la Conferenza delle Religiose di Nigeria e altre persone che a vari titoli hanno dato un loro contributo in uno dei Paesi Africani a rischio: la Nigeria.

Durante la mia ultima visita in Nigeria, nel mese di giugno del 2005, ancora una volta mi sono resa conto della necessità di avere un centro polivalente per il contrasto della tratta di esseri umani al fine di proteggere e aiutare in special modo donne e minori a rischio. Abbiamo bussato a tante porte e dopo vari tentativi, falliti, ci siamo rivolte al Comitato per gli Interventi Caritativi a Favore del Terzo Mondo della CEI ed è iniziata una fattiva collaborazione. Anche la CEI richiedeva la garanzia di una persona responsabile e affidabile che seguisse il progetto in loco e facilitasse la comunicazione con i suoi uffici.

Grazie alla disponibilità della comunità Salesiana, presente in Nigeria da oltre 25 anni, ciò è stato possibile e la CEI ha finanziato con i fondi dell’8 X 1000 la costruzione per uffici, per una casa di accoglienza per le ragazze e una comunità per le suore di diverse congregazioni che lavoreranno in questo centro. I lavori di costruzione sono iniziati nel mese di agosto 2006 e tra pochi mese il tutto dovrebbe essere completato e funzionante. Siamo particolarmente grati alla Chiesa Italiana per questo grande gesto di solidarietà e condivisione.

Conclusione:

Ancora una volta sento il bisogno di ringraziare il Signore che costantemente stimola, incoraggia, segue, indica cammini nuovi e porta a compimento “l’opera delle sue mani”. Tutto è dono di grazia e di amore che ridonda a favore dei Suoi figli e figlie in difficoltà ma che richiede pure la nostra disponibilità per un servizio gioioso e disinteressato.

Ringrazio pure per la collaborazione ed il sostegno ricevuto da varie organizzazioni, specialmente dall’USMI e dalla mia Congregazione, dalle religiose delle Comunità di accoglienza e dalle loro comunità religiose, da vari enti religiosi e di volontariato, dalle organizzazioni non governative e da tutte quelle realtà e persone incontrate ovunque, particolarmente in questi miei ultimi viaggi e incontri.

Solo lavorando insieme per la costruzione del regno di Dio che è Giustizia e Pace, Amore e Perdono, Libertà e Dignità, Solidarietà e Condivisione, potremo essere dei veri

“Testimoni di Gesù Risorto, speranza del mondo”.

Sr. Eugenia Bonetti MC
Ufficio: Tratta Donne e Minori”, 
USMI, Roma: 6 Gennaio 2007


[1] “Penso allo sfruttamento di donne trattate come oggetti e alle tante forme di mancanza di rispetto per la loro dignità”; Messaggio di Sua Santità  Benedetto XVI per la giornata mondiale della pace:  1° gennaio 2007:

[2] I due interventi sono stati pubblicati in diverse lingue sul Bollettino UISG “La Compassione Cuore della Missione” del  No. 131, 2006.

[3] Molto significative le 10 croci bianche piantate davanti al campanile della nuova chiesa di Blinisht per ricordare le giovani della zona uccise in Italia in questi ultimi anni e mai più ritornate alle loro famiglie.

 

 

 

 

 


 


 

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Modificato giovedì 31 ottobre 2013
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