24.09.2009
Chiedono preghiere
perché l’istituto
possa
Le
suore Minime Suore del S.
Cuore comunicano che durante lo svolgimento
del capitolo generale ordinario è stata eletta la nuova
superiora generale nella persona di sr. M. Agnese De
Giovanni. Nell’annunciarlo chiedono preghiere perché
l’Istituto “possa rispondere a quanto il Signore desidera
da questa famiglia religiosa perché il carisma di Madre
Caiani sia vissuto con sempre maggior fedeltà per la
gloria di Dio”. Sorte nel 1896 a Poggio a Caiano sono ora
presenti in Brasile, Egitto, Israele, Sri Lanka.

24.09.2009
Sempre
chi muore insegna a morire
Il
3 settembre 2009 alle ore 9,00, nella Chiesa parrocchiale
dell’Immacolata - quartiere di S. Lorenzo in Roma - sono
stati celebrati i funerali di sr Vittorgemma Gulfo
della Croce, delle Suore di Maria Consolatrice; delegata dell’USMI diocesana;
membro nominato dal Cardinale Vicario nel Consiglio
Pastorale; religiosa stimata ed amata da quanti in
qualunque modo hanno avuto occasione di avvicinarla.
Se è vero -come è vero-
che la fede si fortifica vivendola e che condividendo
l’amore si fa nascere un amore più grande, certamente i
celebranti di questa liturgia funebre ed i tanti
religiosi e laici che hanno voluto parteciparvi lo hanno
avvertito intensamente nel corso della celebrazione.
Presiede mons. Zagotto,
che per tre anni ha collaborato con sr Vittorgemma nel
lavoro in Vicariato. Con ricordo commosso racconta la
capacità di questa religiosa, nello svolgimento dei
compiti a lei affidati, di andare oltre i limiti delle
proprie comodità e dei piccoli traguardi. Poi dalla
Parola delle Beatitudini trae l’annuncio di uno stile di
vita che porta alla felicità del regno di Dio.
Anche il bianco dei
paramenti e dei fiori e i canti eseguiti dalla Corale
Parrocchiale e dall’Assemblea raccontano il regno di Dio;
e contrassegnano la storia di sr Vittorgemma. Parole e
musica perciò, anche se appartengono ai canti liturgici
di sempre, oggi sono diverse: fanno sentire intensamente
la presenza di Dio e, fra le note, dicono: «Portami con
Te, Signore, sono pronta!».
Sui volti dei tanti
presenti e nelle parole di tutti coloro che intervengono
per ricordare la figura di sr Vittorgemma si legge
quanto la vita può riempire la morte; si ascolta il
mistero, senza risolverlo e nemmeno eluderlo; si intuisce
il compimento che incontra la morte, ma non è la morte.
Madre Viviana Ballarin,
Presidente dell’USMI nazionale, nel suo intervento
raccoglie la voce diffusa -riferita da mons. Zagotto- che
definisce la presenza e il lavoro delle religiose
dell’USMI un fiore all’occhiello del Vicariato di Roma.
La cosa -sottolinea la Madre- vale anche per tutte le
Diocesi e Regioni d’Italia. L’USMI infatti, così
numerosamente rappresentata in questa liturgia
eucaristica, vuole essere una comunità che si sforza ogni
giorno di diventare, nella generosità e nell’accoglienza,
una comunità d’amore, dove ciascuna è consapevole di
essere parte di un’unica famiglia e si mette umilmente al
servizio degli altri, al solo scopo di far crescere
l’intero corpo della Chiesa.
Con il canto finale del
Magnificat -la preghiera dei poveri- dalle labbra
dell’Assemblea scaturisce spontanea la lode al Padre, il
ringraziamento per le cose belle e buone che ci dà, per
il dono di sr Vittorgemma, per tutte le persone che
incontriamo ed anche per gli eventi sofferti di cui non
capiamo subito il senso.
«Buon Paradiso, sr
Vittorgemma!», augura mons. Zagotto a conclusione della
liturgia e, per tutti i presenti, chiede a Dio il
coraggio di quella fiducia semplice nella Provvidenza,
che porta a deporre la propria esistenza nelle mani del
Dio della Vita; che impedisce all’attivismo di
trasformarsi in ansietà della vita; che esprime il
primato di Dio nel cuore e, in ginocchio, si lascia
conquistare dall’amore che viene dalla Croce. (sr
Luciagnese Cedrone).