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Dal fango nascono i FioriLe vie di Dio non sono le nostre

Ennio Staid, San Paolo, Cinisello Balsamo 2011, pp. 180, € 13,00

L’Autore di questo libro è un frate domenicano, come per il suo protettore san Domenico di Guzmàn, la sua testimonianza di vita è incentrata su una totale assenza di retorica.

Per lui sono importanti i fatti e nelle sue pagine l’uomo è reso grande e unico proprio per l’essenza che anima la sua natura.

Un vero paradosso per un domenicano non ricorrere alla predica per dare la propria testimonianza di fede. In questo volume si prendono semplicemente in esame una serie di episodi. Si narrano fatti di vita e personaggi ma senza esprimere giudizi.

La chiave di lettura è semplicemente quella di distaccarsi dalla morale comune ed elevarsi sopra le polemiche e sopra alla sommarietà per entrare nel vivo dei fatti, per viverli, per assorbirli e divenirne parte.

Una lezione di grande saggezza e umanità che lascia il segno nel cuore del lettore. Impartita senza elevarsi in cattedra, senza toni di ammonimento. Si osserva insieme, si compie un viaggio, si soffre e ci si esalta e nel quotidiano si intravede amore. L’amore di Dio per le sue creature. Attraverso i ricordi di padre Staid vengono esaminati sentimenti forti e veraci come il tradimento, il perdono, la poesia, la malinconia, la nostalgia, il rancore. In una serie di fatti nudi e crudi si mette a fuoco il prodigio della misericordia infinita di Dio e insieme al dipanarsi dei racconti ognuno di noi si mette a confronto con la propria fede, si pone degli interrogativi interiori importanti.

Una scrollata che ha la forza di mille prediche perché, attraverso l’esperienza, fa capire ad ognuno come si muove la divina volontà, le vie infinite che percorre. Con questo libro e attraverso queste storie si ritrova la speranza, si risveglia un tempo chiuso nel nostro cuore che custodisce un mistero grandioso e sempre sorprendente. Padre Staid fa conoscere il Vangelo nel modo più impensabile: facendo conoscere il cuore dell’uomo. Perché si è santi non operando prodigi ma perché Dio è santo. Le beatitudini del signore si possono vivere anche senza conoscerle.

Luciagnese Cedrone
usmionline@usminazionale.it


Come un mosaico restaurato – Il Volto di Cristo cuore dell’incontro con Dio

Vladimir Zelinskij, Effatà, Cantalupa (TO) 2011, pp. 205, € 13,00

In questa opera si osa proclamare Dio, rivelato in Gesù, quale garante ultimo della vera libertà dell’uomo. Si esplorano criticamente alcune nuove schiavitù generate dal filone del razionalismo occidentale, la sua pretesa onnipotenza, l’allontanamento dalla religione causato da una presunzione cieca e dalle polemiche fini a se stesse.

Riportando l’attenzione alla metafora del mosaico e del Volto divino, l’Autore tenta di riappropriarsi di quelle fonti di luce spirituale che dovrebbero essere la vera essenza della missione della Chiesa.

Il Vangelo afferma che noi non veniamo al mondo vuoti ma con la caparra della luce che illumina ogni uomo. Ma come e dove è stata messa questa caparra? L’investimento di Dio è invisibile, la luce c’è ma noi molto spesso non sappiamo identificarla. Si può passare una vita intera a cercare, si può rimanere all’oscuro della propria grandezza e del proprio potenziale fino a quando non si decide di passare oltre al visibile, oltre alle cose puramente concrete e materiali. Questo passo è la conoscenza profonda e consapevole di noi stessi e va di pari passi con la conoscenza del Volto di Dio che è motore di tutte le cose. L’Autore ci guida alla scoperta di quelle fonti luminose a cui poter attingere per ritrovare identità. La liturgia e la preghiera, come anche nella tradizione ortodossa, sono alimenti spirituali di cui nutrirci. L’intento del libro è ri-scoprire e ripulire alcune tessere del mosaico della nostra fede, le immagini e le figure che ci sono care, che sono radicate nella nostra memoria e tradizione, mettere in atto una teofania interiore che ci consenta un’identificazione, apprendere la fede come arte.

Avvicinarci alla contemplazione come fenomeno di apertura alla rivelazione del mistero di Dio. Come l’iconografia e il culto eucaristico possono avvicinarci alla conoscenza, stabilire l’unione sacramentale tra lo spirito umano e lo Spirito Santo.

a cura di Romina Baldoni
usminforma@usminazionale.it

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