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ECHI DAL SILENZIO

a cura di suor Rita Del Grosso, Tipolitografia CSR, Roma 2013, pp. 120.

Ma “libero è solo colui che riesce a fermarsi un istante nel presente, ad abbandonare i suoi pensieri e a guardare solo verso ampi spazi… che sa prendere distanza dal logorio di ogni giorno… distanza da tutto…” in un silenzio di attesa. Come fa notare suor Rita Dal Grosso nella presentazione di questo piccolo libro, l’alba del nuovo giorno si erge sopra la nebbia, sopra il vuoto, sopra le notti dei nostri capricci, le lotte contro l’egoismo e le chiusure del cuore.

Il volumetto è una fiammella di speranza che riporta luce sulla grandezza dell’uomo, sulla sua umanità spesso sparuta e smarrita nel cammino dell’esistenza, verso la ricerca di senso.

Ci riconsegna la difficile situazione di emergenza che vivono le carceri italiane ma senza avere la presunzione di condurre indagini o denunciare specifiche inefficienze. Semplicemente il riflettore è puntato sulla persona. In particolare sulla figura del detenuto che per svariate vicissitudini finisce catapultato in un luogo estraneo e freddo dove attraverso il dolore e il pentimento è costretto a guardare se stesso nel profondo e a compiere una riflessione interiore.

Da qui poi si può cogliere lo spunto per operare un’analisi più ampia che riguarda l’accoglienza, la relazionalità, l’organizzazione sociale, la coesione morale e civica e tanto altro.

Da qui si apre la grande questione che riguarda la sfida educativa, l’umanizzazione dei servizi, la loro funzione pedagogica. Nessuna vita merita di non essere vissuta in tutta la sua pienezza. Compito di ogni Paese civile è quello di poter sempre rispondere con prontezza alla volontà di re-inserimento dei propri cittadini. A volte il contributo dei semplici volontari del settore si rivela scarso e limitato, necessita maggiore cooperazione, maggiore dialogo, maggiore volontà di rendere gli interventi davvero incisivi. Ma tutta questa serie di interrogativi sono solo una conseguenza logico naturale che sorge spontanea dopo la lettura di queste belle pagine. Il libro di suor Rita è in verità un libro di poesia, di racconti del cuore, di desideri e di speranze rimesse alle ali del vento, affidate ad una bottiglia che si lascia fluttuare tra distese oceaniche sconfinate. E un libro che si affida all’ascolto. Di chi vuole ascoltare, di chi vuole capire e comprendere, di chi vuole condividere e solidarizzare.

E questa è forse la poesia nella poesia, l’inatteso che si rivela, lo schiudersi delle potenzialità. Il segno più evidente del grande amore che ha il Signore per le sue creature. Racconti, stralci, aneddoti e considerazioni scritte dentro celle anguste e grigie che però lasciano trasparire la bellezza raccolta e intimissima della cella del nostro cuore. Una nicchia di splendore e di fragilità che racchiude il nostro tesoro più prezioso. Quell’umanità e quei dubbi esistenziali che ci rendono vivi e ci rendono al tempo stesso bisognosi di cercare un di più, un oltre, un Dio a cui affidare le nostre parole più silenziose.

a cura di Romina Baldoni
usminforma@usminazionale.it 

Per informazioni su come reperire il libro rivolgersi a:
Suor Rita Del Grosso fdcc
rdelgrosso@mclink.net


 

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