testata

    BENVENUTI,        

CERCA IN QUESTO SITO    

 

 
 

trasp.gif (814 byte) trasp.gif (814 byte) trasp.gif (814 byte) trasp.gif (814 byte)

USMI- UFFICIO ANIMAZIONE MISSIONARIA
in collaborazione con la PUM

Seminario su carismi e internazionalità

trasp.gif (814 byte) trasp.gif (814 byte) trasp.gif (814 byte) trasp.gif (814 byte)

“Siamo ben consapevoli delle sfide sempre nuove che gli Istituti devono affrontare nel campo della formazione. Le nuove vocazioni che bussano alle porte della vita consacrata presentano profonde diversità e necessitano di attenzioni personali e metodologie adatte ad assumere la loro concreta situazione umana, spirituale e culturale” (Ripartire da Cristo, n. 18).

"La crescita delle vocazioni in Asia, e in Africa sta disegnando una nuova geografia della presenza della vita consacrata nella Chiesa e nuovi equilibri culturali negli Istituti. Essa vive oggi un tempo di ripensamento e di ricerca con modalità nuove e in culture nuove. E’ un inizio promettente per uno sviluppo di espressioni inesplorate delle sue molteplici forme carismatiche” (ibid. n. 17).
Ascolto delle relazioni.

Il punto nevralgico sottinteso a tutti gli interventi del Seminario è stato: come far scendere quei valori umani, cristiani e di radicalità evangelica, richiesta dalla vita consacrata, a qualunque carisma si rifaccia, nel cuore delle giovani formande? Come costruire una personalità specifica, configurata nelle caratteristiche di un istituto specifico, senza tradire la persona in quello che ha di più caro, cioè il suo ambiente culturale, le sue sensibilità affettive, la comprensione che ha di se stessa e del suo universo? Del resto siamo coscienti che se il cristianesimo, e la modalità radicale della sequela di Cristo, non passano nel cuore attraverso l’ambiente vitale di ognuno, essi non lasciano il segno: saranno piuttosto manifestazioni esteriori, che forse nel miglior dei casi si accettano, si tollerano, e nel peggiore possono provocare deviazioni di personalità.

E’ questo un campo delicato e difficile, che richiede un supplemento di preghiera e di saggezza, ma molta creatività.


Un momento della celebrazione eucaristica.

Siamo tutti in sperimentazioni. Quelli che sono nati già come istituti internazionali, e quelli che recentemente hanno creduto di spingersi oltre le loro barriere geografiche e di impegni apostolici per mettersi sulle strada della missione. Del resto qualunque carisma riconosciuto dalla Chiesa è per il bene di tutti ed è per questo condivisibile da tutti quelli che si sentono chiamati dallo Spirito.

Le modalità del connubio tra carisma specifico e culture diverse trova diversi modi di realizzazione, fatto determinato anche dalla caratteristiche stesse dell’Istituto che può essere apostolico, di animazione e evangelizzazione ad Gentes, di pastorale sanitaria, di sviluppo, ecc.


Un momento della celebrazione eucaristica.

Certe impronte originarie ed originali lasciano sempre il loro segno.

Suor Juana Zoraida Mendoza S., dell’equipe Noviziato internaz. Missionarie S. Cuore di Gesù ci ha presentato la problematica e piuttosto la dimensione formativa che determina poi anche modalità di discernimento, di accennati percorsi formativi, e degli stessi obiettivi della formazione. E’ una congregazione che si è messa da principio sulle strade del mondo, ha avuto un’attenzione particolare alla situazione dei gruppi umani e dei loro ambienti, in cui inserirsi, e quindi l’ambiente, le condizioni umane e culturali sono parte integrante e imprescindibile nella loro filosofia della formazione. La conoscenza dell’ambiente, tramite l’inserimento effettivo nella loro storia, costituisce un elemento fondamentale specialmente del primo momento più delicato che è il discernimento. E’ un cammino che si fa anche nell’incertezza, nel dolore, che sono provocati dalle condizioni misere in cui vive al gente, a causa dell’ingiustizia, della corruzione, della classe politica, della guerra, delle inondazioni e carestie: tu, o giovane, se vuoi far parte di questa Congregazione, devi capire che la tua sequela di Cristo va in questa direzione. Il cuore allora deve essere aperto, deve accettare e valorizzare la diversità, non devi bloccarti sulla tua cultura, al punto da divenire esclusiva. Devi avere lo sguardo ricolto all’uomo. Le modalità allora di formazione devono avere questa nota essenziale, che troverà mezzi e modalità diverse a seconda dell’ambiente sociale in cui si realizza.

Il che pone la comunità stessa sempre in uno stato di tensione, di verifica, di procedere oltre.

Di altra specie è stata la comunicazione delle esperienze di Sr. Elvira Bonacorsi, Vicaria Generale e delle due Juniores nigeriana delle Domenicane di S. Caterina da Siena, anche a motivo del loro carisma specifico: la Parola da annunciare, da testimoniare, la comunità che viene creata e ricreata dalla Parola. Si individuano i grandi blocchi culturali e spirituali delle formande, che dovrebbero permettere di comunicare vita e valori in maniera congrua ed esistenziale.


Sr. Elvira Bonaccorsi e le due sorelle nigeriane.

Suor Giovanna Cavallo, dell’equipe Juniorato Internazionale Missionarie della Consolata, anche in base alla sua esperienza di formatrice, ha ben delineato la problematica della multi e interculturalità, offrendo con chiarezza linee e orientamenti fondamentali per qualunque tentativo di delineare una formazione che sia inculturati.

Da tenere ben presente l’idea di cultura, che è in fondo lo stile di vita nelle sue molteplici manifestazioni – dalle realtà più strettamente personali a quelle sociali, economiche, religiose, spirituali, relazionali – che non fanno solo da supporto per comunicare i valori, ma sono la riuscita stessa dell’evangelizzazione e della vita consacrata. Se il Vangelo non diventa e trasforma in se stesso la cultura e le stesse sensibilità spirituali, vuol dire che la stessa evangelizzazione è debole, e la stessa vita consacrata non è assimilata nei suoi valori fondamentali. La frattura fra Vangelo e cultura, il che vuol dire tra vita e Vangelo, è il dramma anche per la vita consacrata.


A sinistra M. Grazia Comparini smr, membro del Consiglio di Presidenza USMI

Partendo da tale  comunicazioni, dal nostro stesso vissuto, dalla nostre incertezze, i nostri dubbi, ed anche dalle nostre conquiste e idealità, abbiamo continuato una parte importante del nostro lavoro, cioè i gruppi di studio, senza presumere di darci risposte esaurienti, e tanto meno definitive. Responsabile Juniorato Internazionale Missionarie della Consolata. A conclusione dei lavori, il saluto e l’incoraggiamento di M. Grazia Comparini, del Consiglio di presidenza dell’USMI e la suggestiva celebrazione eucaristica conclusiva, secondo il rito indiano, animata dalle sorelle Missionarie dell’Immacolata.

P. Vito del Prete,  Segretario nazionale PUM ha seguito la metodologia dei lavori.

 

Sr. Giusy Sozza
Responsabile Ufficio Animazione missionaria


 

Torna indietro

 

 

 

 

 


 


 

USMI Nazionale

Sede:
Via Zanardelli, 32
00186 Roma
Tel. 06/68.400.51 (centr.)
Fax 06/ 68.80.19.35
Email:
presidenza@usminazionale.it

Presidente
Madre M. Regina Cesarato
Pie Discepole del Divin Maestro
Via Gabriele Rossetti, 17
00152 Roma
Tel, 06 68.400527
regina@pddm.org

Segretaria Generale
Suor PIEREMILIA BERTOLIN
Francescane Elisabettine
Via Pineta Sacchetti 145
00167 ROMA
Tel. Uff. 06/68400528
ab. 06/3011854
Fax 06/68801935
E-mail:
segreteria@usminazionale.it 
 

 

SEDI

 

 

Inserisci questo sito
fra i tuoi siti preferiti.

Imposta questo sito
come pagina di inizio. 
 

 


Modificato giovedì 31 ottobre 2013
© USMI, Via Zanardelli, 32 - Rome - Italy