n. 9
settembre 2003

 

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di Tiziana De Rosa
 

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Carissime lettrici, cari lettori, collaboratori e collaboratrici, amiche, amici e simpatizzanti, l’amore misericordioso del Padre ci dona, ancora una volta, la possibilità di iniziare nel Suo nome un nuovo anno sociale per testimoniare al mondo che il Suo amore fiducioso, preveniente, instancabile, com-passionevole e lungimirante ci accompagna e ci accompagnerà sempre in ogni attimo della nostra vita, al di là dei nostri meriti o demeriti, limiti e possibilità, ribellioni o quant’altro la nostra natura decaduta ci porta a vivere e operare.

In questo nuovo anno sociale, il Signore ci dona anche di fare insieme i primi passi di un tratto di strada, che ci auguriamo sereno e fruttuoso, lungo il sentiero della vita, e mi sembra doveroso, oltre che gradito, ringraziare tutte le persone che hanno camminato su questa strada fino ad oggi, aprendoci il cammino, individuando tappe e obiettivi e indicandoci, talvolta, i “segnali stradali” per camminare con maggior sicurezza sul giusto sentiero.

Ringrazio, perciò, con vera gioia Sr. Biancarosa Magliano, che ha diretto questa rivista per molti anni e con vera professionalità e dedizione amorevole l’ha fatta crescere e maturare. A lei va la nostra affettuosa riconoscenza e per lei preghiamo il Signore Gesù perché la ricompensi a Sua misura e l’accompagni, come ha sempre fatto, anche nel suo nuovo incarico, dandole gioia e fecondità apostolica. Ringrazio di vero cuore anche il Consiglio di redazione e tutte le autrici e gli autori della rivista, senza la loro competenza e passione per la cultura, e per la vita consacrata nella Chiesa italiana, difficilmente saremmo al punto in cui ci troviamo, e spero e mi auguro sinceramente che vorranno continuare la loro collaborazione anche per questo nuovo cammino che ci si apre davanti, continuando ad offrire la loro competenza professionale e la loro simpatia per la nuova cordata che ci apprestiamo a formare. Infine, ma non per importanza, ringrazio ad una ad una le lettrici e i lettori di Consacrazione e Servizio, senza di loro la rivista non solo non sarebbe quella che è ma, addirittura, non avrebbe motivo di esistere e, di fatto, non esisterebbe: i lettori e le lettrici, infatti, sono il principio e il termine di ogni impegno e di ogni sforzo di qualsiasi équipe redazionale, il target imprescindibile per crescere insieme e camminare verso la meta che ci prefiggiamo di raggiungere.

In questo nuovo anno sociale, mi sembra importante farci guidare dalle parole del profeta Isaia (Is 52,7) che afferma:

 Come sono belli sui monti
i piedi del messaggero di lieti annunzi
che annunzia la pace,
messaggero di bene
che annunzia la salvezza,
che dice a Sion:
«Regna il tuo Dio».

 Che il nostro impegno sia sempre quello di essere annunciatrici di bene, fattrici di pace, mediatrici di salvezza, piedi che attraversano le contrade del mondo per annunciare la buona Novella del Regno, testimoniando la sola cosa necessaria: la salvezza che il Cristo Gesù è venuto a portarci con la Sua incarnazione, passione, morte e risurrezione.

Iniziamo un nuovo cammino insieme sulle strade del mondo e vorrei tanto che ci sentissimo tutte/i protagoniste/i, tutte e tutti responsabili del cammino che abbiamo davanti, coinvolte e coinvolti a costruire la pace nei nostri ambienti, nella nostra Italia e nel mondo, con un’attenzione particolare alla cultura-mosaico della nostra società globalizzata, una cultura fatta di immediatezza e istantaneità, che però corre il rischio di essere, talvolta, superficiale e frammentaria. Il nostro impegno sarà, quindi, quello di aiutarci e aiutare “a pensare in proprio”, a riflettere profondamente sulla realtà che ci circonda, a saperla decodificare correttamente, a farci una opinione personale il più possibile oggettiva e a confrontarla, poi, con i nostri valori di appartenenza: valori umani e cristiani, valori personali e comunitari, per essere e diventare sempre più coscienza critica della società in cui viviamo, non solo con le parole, ma soprattutto con la nostra vita. Conoscere meglio l’ambiente in cui siamo state poste dal Creatore è il primo passo per conoscere veramente le esigenze e i bisogni dei destinatari della nostra missione, per essere solidali con questi nostri fratelli e queste nostre sorelle e testimoniare loro la fraternità e la sorellanza che ci viene dall’essere tutti e tutte figli e figlie dello stesso Padre. Essere comunicatrici competenti e appassionate, sempre più incisive ed efficaci del grande messaggio d’amore e di vita di cui siamo portatrici, vuol dire, allora, essere testimoni dell’annuncio evangelico, crescere insieme umanamente e cristianamente, per realizzare il progetto che il Padre ha su di noi da tutta l’eternità.

Consacrazione e Servizio è e vuole continuare ad essere una via di comunicazione che ci aiuta a tenerci in contatto, a farci conoscere e approfondire le problematiche del mondo e della Chiesa, a porre nelle nostre mani strumenti culturali per essere sempre più idonee a comunicare al nostro mondo e al nostro ambiente che non siamo mai persone sole, abbandonate, lasciate alla deriva… il Signore è sempre con noi, ci ama di amore autentico, profondo, creativo, perdona il nostro egoismo e le nostre chiusure interiori, ci aiuta risollevarci dal nostro limite-peccato, “fa il tifo per noi” spronandoci a superarci, a trascenderci, a lasciarci vincere dalla potenza del Suo amore misericordioso, paziente, incommensurabile, per gettarci nelle Sue affettuose e tenere braccia di Padre e di Madre.

Ancora un grazie di cuore a tutti e a tutte e buon cammino! Voglia il Padre di Gesù e Padre nostro benedire questa nostra nuova cordata, donandoci la grazia di scalare insieme le vette della vita, nel Suo nome.

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