SINTESI DELLA GIORNATA

Un canto di uccello salutava stamattina le molte Superiore generali e Provinciali che oltrepassavano l’arco per entrare nel viale che porta alla Sede della Pontificia Università Urbaniana. Segno di vita, quasi un augurio di vita e di speranza. Quella vita e quella speranza che poi avrebbero attinto alla celebrazione eucaristica presieduta da p. Eusebio Hernández, capoufficio della CIVCSVA. Al cardinale Franc Rodé, Prefetto della stessa, non era stato possibile essere presente, come da programma. Altri impegni glielo avevano impedito. P. Eusebio nell’omelia ha letto il testo preparato dal cardinale, il quale

·         ringraziava per l’invito e “per la sapiente, solerte ed apprezzata opera di animazione”  che l’USMI compie a favore della vita consacrata”;

·         rivolgeva un saluto e un augurio particolare a quelle sorelle che per la prima volta si trovano a partecipare a questa Assemblea; il nuovo impegno “richiede una presenza costante, capace di animare e di proporre, di ricordare la ragion d’essere della vita consacrata, di aiutare le persone per una fedeltà sempre rinnovata alla chiamata dello Spirito”.

E affermava che

·         il dono della vita consacrata è “un dono di speranza, di chi ha occhi che guardano lontano, quando la morte sarà vinta; il dono che rende uomini e donne protesi alla Pasqua eterna;

·         come Pietro e Giovanni replicano ai capi del Sinedrio rispondevano: “Noi non possiamo tacere”, così a noi non è lecito tacere; come “Maria di Magdala e le altre donne non possiamo tacere;

·         il primo impegno è quello di amare il Risorto, di riconoscerlo, di credere alla sua risurrezione, di andare ad annunciarlo senza paura;

·         oggi più che mai è richiesto di esse cenacoli di formazione dove diventi pane quotidiano la capacità di discernere, di formarsi una mentalità essenziale, di camminare nel deserto affrontandone tutti i pericoli, di offrire un cibo sostanzioso a un mondo inconsapevole, ma affamato di Dio;

·         secondo l’enciclica Sacramentum caritatis ai consacrati e alle consacrate di tutto il mondo va ricordato che “lo scopo principale della loro vita è la contemplazione delle verità divine e la costante unione con Dio. Il contributo essenziale che la Chiesa si aspetta dalla vita consacrata è molto più nell’ordine dell’essere che del fare”.

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“E’ un impegno ed è un dono essere qui”. Così ha esordito sr. Maria Chiara Grigolin, delle Piccole Serve della Divina Provvidenza (dette di don Calabria), nella sua relazione. Della mattinata. Il tema si cui doveva soffermarsi era così enunciato: “… ma più grande di tutte è la carità” (1Cor13,13). Il comune carisma della vita consacrata. Riportiamo soltanto alcuni flash, ricordando che tutta la relazione sarà pubblicata nel n. 7-8 di Consacrazione e servizio (Atti dell’Assemblea).

·         Tutte siamo nate da una intuizione. Tutte siamo alla ricerca delle vie da intraprendere.

·         L’amore è la sintesi di tutto ciò che l’uomo cerca. E necessario porre al centro di tutto la carità di Cristo. Soltanto essa può essere l’origine, la fonte, il fine di ciò che facciamo e del perché viviamo.

·         Riaccendere l’amore nel cuore dell’uomo è riaccendere la speranza.

·         I carismi sono temporanei. La carità rimane. La carità è la risposta ad amore donato. L’amore di Dio donato a noi.

·         La carità è verità tra contemplazione e azione; tra vita morale e spirituale. SE l’agire non parte da Dio, ogni cosa perde valore, l’attività diventa efficientismo.

·         Risalire alla fonte, a Dio, presente nell’intimo dell’uomo. Siamo state chiamate dall’amore per diventare amore. Allora si può partire senza bisacce, senza calzari, senza ‘sicurezze’…

Concretamente, come ha affermato sr. Battistina Capalbo, la relazione di Maria Chiara è stata un “inno alla carità”.

Di essa è riportata l’intera relazione. »Vai

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Dopo un breve intervallo, quando è sempre possibile uno scambio ‘informale’, ma utile, la parola è stata data al prof. Giuseppe Dalla Torre, Rettore della LUMSA (Libera Università Maria Santissima Assunta). Da studioso laico egli ha fatto una panoramica della molteplicità di vocazioni ecclesiali nel loro confronto con la società contemporanea.

Ancora una volta, e non poteva essere diversamente, lo sguardo è andato all’uomo d’oggi, a questa società complessa individualista, frammentata. Egli ha ammesso che soffriamo per la perdita dell’essere “segno di contraddizione”, ossia quella forza profetica che interpella fortemente la società. E’ necessario, pertanto, che la vita religiosa ritrovi quella sua forza dirompente e l’unico modo è “ritrovare il  nuovo umanesimo che è Cristo”.

Urge, come punto di partenza, una seria formazione, per le religiose e per le varie categorie di persone con cui le religiose hanno relazione, al singolo alla famiglia, dal giovane all’adulto, dal sano all’infermo. E’ presente oggi.

Le vocazione sono molteplici: monachesimo, vita religiosa apostolica, movimenti, nuove forma di vita consacrata, ministeri ordinati. Tutte devono correre insieme dentro la storia, così come Pietro e Giovanni sono corsi insieme verso il sepolcro. Ma alla base di tutto è necessario tornare ad essere “segno di contraddizione”, riscoprire la radicalità.

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Il pomeriggio è stato il tempo delle comunicazioni delle responsabili di alcuni uffici dell’USMI nazionale.

·         Sr. Clacy Baccin ha informato sul servizio di animazione e formazione che l’USMI, in collaborazione con la Migrantes della CEI, offre alle sorelle che si occupano in Italia o all’estero, dei migranti. In una società in continuo movimento anche a causa delle attuali forti migrazioni l’informazione è stata particolarmente interessante. I rom, i marinai, gli emigrati, gli immigrati, i circensi, tutti hanno diritto alla evangelizzazione e alla catechesi.

Nella sua relazione sr. Clecy ha offerto dati statistici molto interessanti, che verranno pubblicati negli Atti

·         SR. Eugenia Bonetti, con una parola dirompente, ha snocciolato dati e motivazioni, situazioni ed emergenze sul fenomeno “Tratta delle donne e dei minori”. Ha “supplicato”, ci si passi il termine, le Superiore, perché possibilmente pongano a servizio di questo ‘settore’ alcune religiose.

·         Sr. Eugenia come sr. Clecy svolgono una attività ‘missionaria’ conosciuta e apprezzata a livello internazionale, con riconoscimenti ufficiali. Nel sito dell’USMI (www.usmi.pcn.net) nella sezione Archivio è possibile trovare alcune relazioni anche documentate con foto.

·         M. Giuseppina Alberghina, responsabile dell’Area Formazione, ha informato sulla volontà di “rilancio” della Rivista Consacrazione e Servizio, del quale si è fatta carico la stessa Presidenza. La direzione è stata affidata a sr. Maria Marcellina Pedico, smr, che ha altre sorelle e una aiutante di segreteria, per il compimento del proprio servizio. USMINFORMA è per una informazione più spicciola della vita dell’USMI e il sito è in fase di ristrutturazione.

·         Il ‘documento finale’, ossia le linee di azione, con le correzioni consigliate in Assembla, verrà pubblicato prossimamente.

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Secondo programma a conclusione della giornata il gruppo ha assistito a un momento artistico-culturale, veramente eccezionale per lo spessore del contenuto e la bellezza e l’essenzialità della rappresentazione (Vedi foto)

sr. Biancarosa Magliano, fsp
biblioteca@usminazionale.it

 

 

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Modificato domenica 28 agosto 2011
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