n. 5 maggio 2001

 

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Continuando le nostre riflessioni sulle "Beatitudini al femminile", Maria Mori, la junior, ora professa con voti perpetui, che vinse il primo premio al Concorso "sogno una vita consacrata", traccia con squisitezza la figura della donna che ruppe il vaso di profumo sui piedi di Gesù. Una donna senza nome, che viene descritta come donna "straniera", donna "ferita", donna "appassionata".

Ancora una volta la domanda: quale testimonianza di povertà in un'era che viaggia sull'onda della new-economy, della globalizzazione, in un mondo dove "i ricchi sono sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri"? Molte suore e religiosi, superiori ,e non, si pongono questo interrogativo. Zelia Pani offre alcune piste interpretative.

Angelo Amato analizza il pensiero di un altro "innamorato" di Gesù. " Questa volta il pensiero viene dall'Oriente; ma il centro di tutto è sempre, solo lui, Gesù: conoscerlo, celebrarlo, vivere con lui per lui, in lui, in quella intimità che è frutto di una liturgia ben celebrata e di una recezione dei sacramenti resa feconda anche dall'impegno personale.

E una novità: vogliamo dedicare la nostra casa religiosa a Maria? Maria Marcellina Pedico ne offre una traccia ben costruita secondo la metodologia della Liturgia della Parola.

" Beatrice Immediata offre una breve ma pertinente riflessione sul tema della Giornata di preghiera per la comunicazione sociale, che nel mondo si celebra quest'anno il 27 maggio e in Italia la seconda domenica di ottobre.

Circa la questione dei Migranti le problematiche sono molte egli orientamenti sono altrettanto diversi. Quale è la situazione in Italia, quale religione professano coloro che vengono in Italia, quanti sono? Che ha detto Gesù sul "forestiero"? Quale l'insegnamento della Chiesa? Ne scrive Lucia Gallus.

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