n. 3
marzo 2002

 

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Dopo aver parlato dell’utilizzo del profumo presso Egiziani, Greci e Romani dell’antichità, ma soprattutto presso gli Ebrei, Corrado Maggioni, ne tesse l’elogio, indicandone il significato. In un secondo momento lo applica a Cristo e, infine, alla vita consacrata che deve essere, come scriveva Paolo ai cristiani di Corinto, “profumo di Cristo”.

Erminio Antonello termina la sua trilogia sulla “solitudine”. Accosta la solitudine al silenzio e al raccoglimento e li descrive come il ‘clima’ in cui la solitudine diventa tempo arricchente per una migliore vita in Cristo, perché permette, con il coraggio della verità, di entrare in se stessi e trasformare la propria vita in offerta a Dio gradita.

Pubblichiamo il secondo articolo di Anna Bissi sulla relazione tra psicologia e spiritualità. Chiarisce nebulosità che potrebbero esistere. Soprattutto offre spunti concreti per tutti, ma validi in modo eminente per le maestre di formazione. Il primo articolo è stato pubblicato sul numero 1/gennaio 2002 di questa stessa rivista.

Giampaola Periotto scrive della preghiera; non tanto e non solo della sua necessità quanto sulla bellezza di una preghiera, che, impostata su quella di Gesù, diventa accoglienza, adorazione, lode.

Di Maria Pia Giudici, responsabile della casa di preghiera di San Biagio allo Speco, riportiamo una delle sue, sempre concrete ed efficaci, Lectio. Questa volta porta la meditazione e la contemplazione sulla figura di Rut, la moabita, capace di dimenticare totalmente se stessa per porsi al servizio della suocera, ormai vedova, e del popolo di lei.

Fernanda Barbiero, attualmente Preside di Regina Mundi, inizia una serie di articoli sulla relazione tra vita consacrata e missione. Risponde ad alcuni interrogativi oggi presenti negli istituti religiosi, ma soprattutto chiarisce che la missione è essere compartecipi della pietas di Dio per l’umanità.

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